Lavoro e professione

Enpam: nuova governance per la Fondazione. Cda parte civile sugli investimenti tossici della vecchia gestione

L'Enpam si costituisce parte civile. Il Cda della Fondazione, riunito oggi a Roma, ha deliberato la costituzione di parte civile nel procedimento penale riguardante passati investimenti dell'ente di previdenza. Investimenti con titoli tossici che avrebbero procurato, secondo la Procura di Roma, un danno quantificabile in 250 milioni di euro a causa di gravi anomalie e irregolarità nella gestione mobiliare degli investimenti.

La scelta del Cda segue la notifica delle richieste di rinvio a giudizio formulate dalla Procura di Roma nei confronti dell'ex presidente dell'Enpam Eolo Parodi, del consigliere d'amministrazione esperto (non medico) Maurizio Dallocchio e dagli ex dirigenti Leonardo Zongoli e Roberto Roseti. Il Cda ha inoltre conferito mandato di rappresentanza e difesa agli avvocati Antonio Fiorella e Gaetano Scalise, e ad Emanuele D'Innella quale consulente tecnico di parte.

«La decisione - ha spiegato il presidente dell'Enpam, Alberto Oliveti, nel corso di una conferenza stampa - è stata presa a tutela degli iscritti e al loro diritto ad avere la pensione massima sostenibile dal sistema».

La scleta del Cda è stata presentata durante la conferenza stampa organizzata per illustrare il percorso della nuova governance, cominciato nel 2011, quando l'attuale Consiglio di amministrazione decise di affermare un modello per gli investimenti per assicurare maggiore trasparenza e competenza e per superare le criticità del passato. Il meccanismo, messo a punto anche grazie a uno studio comparato dell'ex presidente del Consiglio Mario Monti, prevede un sistema di procedure e di controlli incrociati.

Il nuovo modello di governance degli investimenti funziona così: Il Consiglio di amministrazione è responsabile delle scelte di investimento. Ma prima di arrivare sul tavolo del Cda, tutte le proposte devono essere vagliate dalla struttura tecnica interna e dall'investment advisor esterno, seguendo procedure sul cui rispetto vigila il comitato per il controllo internodell'Enpam, che è attualmente presieduto da un magistrato della Corte dei Conti.

Tutti gli investimenti sono inoltre monitorati dal risk advisor, recentemente nominato a seguito di un'altra gara europea.

«Il nostro modello - spiega Oliveti - è ispirato alle migliori pratiche internazionali. Per questo incentiviamo la partecipazione anche di soggetti stranieri, compresi quelli che finora hanno avuto difficoltà a entrare nel mercato italiano».

Il nuovo modello riafferma la centralità della previdenza. «I soldi dell'Enpam - aggiunge Oliveti - servono a pagare le pensioni attuali e future, perciò la Fondazione deve fare scelte prudenti ed evitare investimenti tipici degli speculatori, che magari perseguono rendimenti elevati ma a costo di commissioni alte e di grandi rischi. Il ruolo del consiglio di amministrazione è proprio questo: assicurarsi che tutte le scelte siano coerenti con gli obiettivi previdenziali».