Lavoro e professione

Specializzandi, Giovani medici: tempi stretti per l'avvio delle procedure concorsuali

L'Associazione italiana giovani medici (Sigm), esprime preoccupazione in merito al rispetto del timing annunciato dal Miur per l'avvio delle procedure concorsuali per l'accesso alle scuole di specializzazione di area sanitaria dei medici e non medici.

A 40 giorni dall'invio al Consiglio di Stato del testo del nuovo regolamento concernente le modalità di accesso alle scuole di specializzazione di area sanitaria, che introdurrà lo strumento della graduatoria nazionale «non si hanno notizie di progressioni sullo stato dell'arte relativo all'iter di applicazione della riforma - dichiara il Sigm - che necessita dell'emanazione di un apposito decreto ministeriale. Nell'approssimarsi della scadenza del luglio 2014, individuata dal Miur per l'indizione delle procedure concorsuali relative all'anno accademico 2013/2014, ci si interroga se il Ministero sia in grado di confermare il timing annunciato che prevede l'espletamento delle prove entro la metà di ottobre 2014».-

I Giovani medici rinnovano quindi al Miur la richiesta pressante di fornire agli aspiranti specializzandi tutte le indicazioni utili affinchè i candidati possano orientarsi per tempo alla preparazione per sostenere il concorso in maniera appropriata. «Né si hanno notizie del Decreto Ministeriale previsto dalla Legge Carrozza che, entro il 31 marzo 2014, avrebbe dovuto determinare una razionalizzazione dell'offerta formativa delle scuole di specializzazione».

«Disagi si registrano anche per gli aspiranti specializzandi non medici di area sanitaria - continua il Sigm - per i quali, come segnalatoci dal Coordinamento italiano degli specializzandi di area anitaria (Cisas), ad oggi, non vi è previsione alcuna dei tempi di pubblicazione dei bandi di selezione da parte delle Università; queste ultime attendono dal Miur l'emanazione di un'apposita circolare autorizzativa, che per consuetudine è diramata successivamente all'indizione delle procedure concorsuali dei medici».


Altro nodo da sciogliere è la mancanza di coperture utili a poter mettere a concorso un numero congruo di contratti di specializzazione, a fronte di una stima di almeno 9.000 candidati (6.700 neolaureati circa a cui devono aggiungersi quanti non hanno avuto accesso al post laurea nei precedenti anni accademici) e un contingente di contratti di specializzazione attualmente finanziabili dallo Stato che non raggiunge allo stato attuale le 3.500 unità.

«La scorsa settimana dall'account Twitter MiurSocial il Ministero dichiarava di aver trovato quota parte della copertura necessaria a finanziare un congruo numero di contratti di specializzazione, rifacendosi sul Mef per il reperimento delle risorse aggiuntive necessarie a colmare il gap tra il numero di aspiranti specializzandi e contingente di posti nella formazione post laurea nelle scuole di specializzazione universitarie e nei corsi regionali di medicina generale. Chiediamo al Governo di passare dalle parole ai fatti, sostenendo gli emendamenti presentati dalle forze politiche, su input del Sigm, al testo del Dl Irpef in discussione in questi giorni al Senato e, laddove ciò non fosse sufficiente, di presentare un emendamento governativo finalizzato a superare l'emergenza formativa che investe migliaia di aspiranti specializzandi medici e non medici di area sanitaria non medici».

La conversione del Dl Irpef, infatti, potrebbe rappresentare l'ultima occasione utile per lo stanziamento dei finanziamenti, prima dell'indizione delle procedure concorsuali.

Le richiamate criticità sui bandi di concorso per l'accesso alle scuole di specializzazione saranno tra i punti che si propone di evidenziare la mobilitazione nazionale #svoltiAMOlaSANITÀ, che avrà luogo a Roma il 3 Giugno 2014. Il Sigm chiama a raccolta tutti i giovani della sanità per richiamare l'attenzione delle istituzioni su tematiche che sono oggetto, ormai da troppo tempo, di risposte parziali e chiede sin da adesso che una delegazione dei manifestanti venga ricevuta dai rappresentanti del Governo e dai Ministeri competenti per conoscere quali siano gli interventi predisposti al fine di tutelare il diritto allo studio di migliaia di giovani che dovrebbero rappresentare il futuro della Sanità Italiana.