Lavoro e professione

Precari: sindacati compatti contro i tagli dell'Economia al Dpcm. E la Salute si impegna a riaprire i giochi

Precari: sindacati e ministero della Salute alleati, dopo l'incontro di oggi a Lungotevere Ripa. Alleati per far fronte alla scure del ministero dell'Economia, calata sulla bozza di Dpcm concordata mesi fa e ora smantellata dal Mef che ha cancellato tutte le parti inserite per tutelare le prerogative del Ssn e, soprattuitto, il riferimento alle linee guida sul personale approvate dalle Regioni nel 2011 per applicare il Dl 78/2010 (VEDI IL DOCUMENTO ).

Già FpCgil, Cisl Fp e Uil Fpl avevano scritto nei giorni scorsi al ministro Lorenzin e al presidente dei governatori Vasco Errani (VEDI LA LETTERA E IL TESTO DEL DPCM CORRETTO DALL'ECONOMIA ) per sottolineare soprattutto «l'esclusione del riferimento alle linee guida del 10 febbraio 2011, redatte dalla conferenza delle Regioni e da quella delle Assemblee legislative regionali, e il «rigido richiamo ai vincoli imposti dal decreto 78/2010» che porrà «se verrà confermata nel testo definitivo, serissimi problemi al Ssn». Primo tra tutti, ha spiegato Daniela Volpato della Cisl, quello della reale stabilizzazione dei precari che altrimenti perderebbero il posto già a fine anno, visto che in molte Regioni la stabilizzazione proposta al momento dell'elaborazione del Dpcm è stata introdotta solo " a tempo" proprio in attesa della norma dfinitiva e che nella maggior parte dei casi questo tempo scade già a dicembre.

Sindacati compatti e apertura totale del sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo, che proprio al tempo dell'approvazione delle linee guida era uno dei presidenti di Regione (la Basilicata) che le hanno scritte e varate. E ora si è preso l'impegno con i sindacati di andare a trattare col Mef per ripristinare la situazione quo-ante ed evitare che la rigida applicazione del Dl 78/2010 danneggi non solo gli organici di personale, ma anche «il rispetto dei Lea», come hanno ribadito i sindacati. E a stretto giro ha preso con i sindacati l'impegno a una nuova convocazione.

Anaao e Cosmed: le ragioni della bocciatura
Bocciatura secca del nuovo testo del Dpcm da parte di Anaao Assomed e Cosmed giudicandolo «gravemente insufficiente, al limite dell'inutilità e nettamente peggiorata dagli interventi dei ministeri dell'Economia e della Pubblica Amministrazione rispetto alla precedente stesura condivisa dalle organizzazioni sindacali».

Gli elementi peggiorativi per Anaao Assomed e Cosmed sono:

1) totale chiusura nei confronti dei precari atipici (co.co.co e co.co.pro) che, pur essendo lavoratori subordinati, sono stati esclusi dalla quota riservata dei concorsi, tramite una interpretazione restrittiva della norma;

2) ulteriori vincoli alle assunzioni e alle proroghe tali da rendere praticamente impossibile la stabilizzazione nelle Regioni sottoposte a piano di rientro;

3) assenza di garanzia della proroga dei contratti atipici in corso.

L'Anaao Assomed e la Cosmed hanno chiesto di inserire il Dpcm, migliorato in alcune parti e depurato delle penalizzazioni per le Regioni in piano di rientro e con l'estensione dei benefici a tutto il sistema 118, in un contesto che preveda la messa in campo di ulteriori provvedimenti normativi. «L'imminenza di provvedimenti legislativi di riforma della pubblica amministrazione e la discussione sul patto della salute rende inopportuno creare aspettative, non suffragate da provvedimenti concreti, che rischiano di rimuovere il problema dall'agenda politica senza benefici reali per gli interessati», scrivono il sindacato e la confederazione.

L'Anaao Assomed e la Cosmed, scrivono ancora «non sono disponibili a sottoscrivere un provvedimento potenzialmente capace di rallentare ulteriormente il processo di stabilizzazione che le Regioni stanno faticosamente avviando».