Lavoro e professione

Abusivismo: Andi sollecita iter ddl a Montecitorio

«Che fine ha fatto il provvedimento (S 2281) contro l'abusivismo approvato all'unanimità dal Senato e ora in attesa di iniziare il suo iter alla Camera?». A chiederlo è il presidente nazionale di Andi, Gianfranco Prada, preoccupato dei tempi di approvazione del ddl che modifica l'articolo 348 del Codice penale inasprendo le pene per l'esercizio abusivo di una professione sanitaria.

Il ddl trasmesso dal Senato a inizio aprile è stato assegnato alla seconda Commissione Giustizia della Camera ma non risulta ancora calendarizzato: «La nostra paura - spiega Prada - è quella che, ancora una volta, si voglia "insabbiare" un provvedimento per cui ci battiamo da decenni e che, finalmente, sanzionerebbe adeguatamente chi esercita abusivamente una professione regolamentata e chi, in possesso dei requisiti di legge per esercitarla, favorisce l'illecito. Per questo abbiamo sollecitato i componenti la Commissione Giustizia della Camera affinché sblocchino l'iter».

In base allle modifiche introdotte col provvedimento, il finto dentista verrebbe finalmente punito con la reclusione fino a due anni e con la multa da 10.000 a 50.000 euro. Il prestanome poi verrebbe sanzionato con la stessa pena e le attrezzature dello studio in cui si compie il reato verrebbero confiscate, oltre ad essere sospeso dalla professione. «Gli atteggiamenti attendisti - concliude il presidente dell'Andi - non fa rebbero altro che favorire questo esercito di truffatori, stimati in almeno 15.000 solo in ambito odontoiatrico, che da decenni continuano a farla franca grazie a pene ridicole e alla connivenza del mondo politico che mai è riuscito a porre fine a questo illecito».