Lavoro e professione

Anaao: «Dopo la scuola il Governo trova i soldi per la Polizia. Ma quando tocca alla sanità?»

«Il fatto che il Governo abbia trovato le risorse economiche necessarie per sbloccare le retribuzioni delle forze di sicurezza è una buona notizia. Ora ci aspettiamo che anche per la sanità svaniscano gli effetti deleteri del DL 78 del 2010 di tremontiana memoria, tanto più che gli operatori sanitari non godono, da molti anni anche se nessuno sembra ricordarlo, di scatti di anzianità e gli avanzamenti di carriera sono finanziati dai fondi contrattuali, cioè da risorse create dai precedenti contratti di lavoro». E' questo il commento del segretario nazionale Anaao Assomed, Costantino Troise.

Aver trovato le risorse per pagare gli stipendi alla Polizia, sottolinea Troise, «significa che, di fronte alla volontà politica, messa in campo oggi per il comparto di sicurezza come ieri per la scuola, non ci sono vincoli economici che tengano». Ora toccherebbe alla sanità, operazione che tra l'altro, sottolinea l'Anaao, sarebbe a costo zero per lo Stato.

«Nel nostro caso non c'è da attivare alcuna rincorsa affannosa a trovare coperture, perché lo sblocco delle retribuzioni è a costo zero per il bilancio pubblico. E' una questione di equità, ma anche di giustizia sociale per i giovani particolarmente taglieggiati da blocchi contrattuali e retributivi. La fatica di chi lavora nella sanità garantendo tutti i giorni e tutte le notti, proprio come le forze di polizia, l'accessibilità alla cure come la loro sicurezza, non merita umiliazioni né demotivazioni. Speriamo che sia la volta buona anche per gli statali in camice».