Lavoro e professione

I ginecologi: «Subito una legge contro il caro-polizze»

«Un giovane medico paga fino a 7mila euro di assicurazione. Dobbiamo avviare un fondo di solidarietà per le categorie più a rischio». A lanciare l'appello è il presidente Aogoi Vito Trojano, che parla in occasione del congresso nazionale della società scientifica, insieme con Agui e Sigo, in corso a Cagliari.

«Ogni anno - rileva Trojano - 30.000 cause di contenzioso medico-legale giungono nei tribunali italiani. Di queste oltre il 98,8% termina con una assoluzione o archiviazione del personale medico-sanitario. Serve subito una legge. Una causa su 10 è contro noi. Le richieste di risarcimento raggiungono cifre insostenibili sia per il singolo professionista che per la struttura sanitaria. Questo ha portato ad una crescita enorme dei costi delle polizze di assicurazione per i medici. Dal 2011 ad oggi sono aumentate dell'oltre 5%».

La richiesta alle istituzioni competenti è quindi di intervenire al più presto con provvedimenti che fissino dei paletti ai costi massimi dei premi delle polizze. L'obbligo assicurativo previsto per gli ospedali pubblici deve inoltre valere anche per le strutture private e convenzionate.

Richieste fatte proprie nel corso di una tavola rotonda dalla presidente della Commissione Sanità Emilia Grazia De Biasi e dal segretario della Commissione Affari sociali della Camera Benedetto Francesco Fucci, che hanno assunto l'impegno di approvare al più presto un provvedimento contro il caro-polizze. «Speriamo che alle parole seguano al più presto anche i fatti - sottolinea Trojano -. Contenere il contenzioso medico-legale ridurrebbe anche il ricorso alla medicina difensiva che costa ogni anni oltre 12 miliardi all'intero sistema sanitario nazionale».

Un altro dei temi al centro del congresso di Cagliari è la formazione delle nuove leve. «I giovani specializzandi in ginecologia sono una preziosa risorsa per tutta la nostra sanità - sostiene Nicola Colacurci Presidente della Associazione Ginecologi Universitari Italiani (Agui) -. Dopo anni di tagli e spending review dobbiamo tornare ad investire risorse nella loro formazione per tutelare così la salute e il benessere delle italiane».