Lavoro e professione

Automedicazione pediatrica, genitori «ignoranti»

Il 77% dei genitori si dice preoccupato di eventuali effetti collaterali dei farmaci. Eppure, ben il 20% non consulta il bugiardino mentre il 30% non si informa sulle terapie da somministrare ai propri figli. E' quanto emerge dall'indagine sull'attitudine all'automedicazione in pediatria, presentata dalla Fimp in apertura dell'VIII Congresso nazionale di Milano, dal tema "Prepariamoci al bambino di domani".

L'indagine, effettuata dalla stessa Federazione italiana medici pediatri, evidenzia che il 20% dei genitori non consulta il foglietto illustrativo dei farmaci e ignora i potenziali effetti collaterali pur essendo preoccupata che possano manifestarsi (77% degli intervistati). Molti genitori non conoscono le modalità di prescrizione del farmaco che hanno in casa, cioè se esso è di libera vendita o necessita di prescrizione , ed utilizzano molti dei farmaci di cui dispongono per terapie improprie.

E' soprattutto la mamma che si occupa di acquisire le informazioni sui farmaci per i bambini e le ottiene in primo luogo dal pediatra di famiglia (94%), secondariamente dal proprio Mmg ( 71%).

Libri, riviste specializzate e non, televisione e internet non sono ritenute fonte sicura di informazione e meno del 30% dei genitori utilizza questi mezzi per avere informazioni sulle terapie da effettuare. Scarso è il ruolo del farmacista nel fornire indicazioni sull'uso dei farmaci nei bambini (solo il 10% dichiara di utilizzare spesso questa fonte).

La maggior parte dei bambini oggetto dell'indagine (97%) si trova in buona salute, secondo quanto percepito e dichiarato dai genitori. Il 10% circa soffre di malattie croniche, diagnosticate dal medico, soprattutto allergie respiratorie e intolleranze alimentari. Dal questionario emerge, inoltre, con chiarezza che non esiste nei genitori la conoscenza delle modalità di prescrizione diversa per i farmaci, ovvero quali di essi debbano essere dispensati con ricetta.

Infine, l'indagine Fimp evidenzia come molti genitori non conoscono la differenza tra integratori alimentari e farmaci: il 60% dei prodotti somministrati, che i genitori indicano come farmaci, sono in realtà integratori alimentari o fitoterapici. Tra i farmaci più utilizzati ci sono soprattutto antipiretici e antiinfiammatori, tra gli integratori soprattutto i probiotici ed alcuni vitaminici.