Lavoro e professione

Cure palliative: vi accede solo un malato oncologico su tre. Raccolta firme Fcp per l'attuazione della legge 38

In Italia si contano 234 hospice, 118 unità di cure palliative domiciliari ed esiste un quadro normativo chiaro, eppure, a più di quattro anni dalla legge 38, solo il 30% dei malati oncologici inguaribili accede alle cure palliative (Il target minimo sarebbe del 65%) e solo 4 provincie (Trento, Lecco, La Spezia e Bologna) garantiscono le cure palliative a domicilio allo standard minimo di 14 malati ogni 10.000 abitanti. Sulla base di queste cifre, la Federazione italiana cure palliative (Fcp) - in occasione della XV Giornata Nazionale per le Cure Palliative - promuove una raccolta di firme indirizzata al ministra Lorenzin affinché esorti tutte le Regioni a dare attuazione alla legge 38/2010 che garantisce ai cittadini con una malattia incurabile l'accesso a questa forma di assistenza.

E la fase del fine vita resta un interrogativo anche per i malati con patologie evolutive non oncologiche, che secondo l'Oms dovrebbero rappresentare il 60% del bisogno di cure palliative, ma che restano esclusi nella quali totalità dei casi.

«Sono dati preoccupanti - commenta Luca Moroni, Presidente della Federazione Cure Palliative - e non giustificabili dalla scarsità di risorse. Nelle regioni in cui si è investito sulle cure palliative, infatti, si assiste a una significativa diminuzione dei decessi in ospedale, con un rilevante risparmio sulla spesa sanitaria pubblica. La legge 38/2010 è considerata una model law a livello europeo tuttavia, la mancata attuazione a livello regionale rende di fatto inaccessibili, per la maggior parte dei malati che ne avrebbero bisogno, i servizi previsti».

Nel quadro delle attività di sensibilizzazione previste dalla Federazione e dalle 80 organizzazioni che la compongono, il 12 novembre una delegazione della Federazione sarà ricevuta in udienza dal Pontefice.

«Siamo particolarmente riconoscenti, per questo segno di attenzione da parte del Papa – conclude Moroni - che già nei primi tempi del suo pontificato, si è espresso positivamente nei confronti delle cure palliative e ha visitato personalmente un Hospice sottolineando così il valore etico e morale di alleviare la sofferenza dei malati».

Fondata nel 1999 da 22 organizzazioni non profit, la Federazione cure palliative coordina oggi 80 associazioni distribuite sul territorio nazionale e impegnate a promuovere o a erogare cure palliative. Trattamento del dolore e dei sintomi invalidanti, assistenza sociale, supporto psicologico ai malati e alle loro famiglie per garantire la migliore qualità della vita nella sua fase finale sono i servizi offerti dagli Hospice, dalle unità di cure domiciliari e da alcuni reparti ospedalieri. La Federazione è inoltre impegnata a promuovere in tutta Italia l'applicazione della legge 38/2010, che assicura a tutti i malati inguaribili l'accesso alle cure palliative.