Lavoro e professione

Dalla farmacia dei servizi alla nuova convenzione, le sfide 2015 di Federfarma

di Rosanna Magnano

Il rinnovo della convenzione con lo Stato (scaduta fin dal 1998), una piena attuazione del modello della farmacia dei servizi, con un'attenzione particolare al progetto di consegna a domicilio dei farmaci a favore di pazienti anziani o invalidi, un completo recepimento della direttiva sulle famacie on line, l'applicazione su tutto il territorio dell'Agenda per la semplificazione e l'avvio della collaborazione con l'Agenzia delle Entrate per la comunicazione delle spese farmaceutiche detraibili finalizzate alla trasmissione del nuovo 730 precompilato. Sono alcuni dei propositi per il 2015 messi a fuoco da Federfarma (Federazione nazionale unitaria dei titolari di farmacia italiani), che associa 18mila farmacie private convenzionate con il Ssn. Il punto è stato fatto questa mattina dalla presidente Annarosa Racca.

La parola d'ordine, per Federfarma, è quella di rafforzare e valorizzare il ruolo sociale delle farmacie sul territorio, ormai giocato su più fronti. «Da una recente indagine Utifar - spiega Racca - emerge come nonostante il calo dei ricavi causati dalla crisi economica, negli utlimi cinque anni le farmacie hanno garantito i livelli occupazionali. C'è stato un aumento del costo per addetto ma l'occupazione è rimasta stabile. Questo testimonia la volontà della farmacia italiana di essere sempre più al servzio del cittadino e non solo della propria utilità».

Una boccata d'ossigeno dovrebbe arrivare da un'accelerazione della riforma della remunerazione. E' infatti in dirittura d'arrivo (lunedì 15 dicembre è previsto l'ultimo incontro) il tavolo di lavoro congiunto Sifo-Federfarma che dovrebbe poi a stretto giro proporre all'Aifa una griglia per aggiornare il Prontuario della distribuizione diretta. «Non si parla solo di un pezzettino di fatturato. Va riformata - spiega Racca - la dispensazione del farmaco in farmacia. Nel Pht ci sono ancora i farmaci equivalenti, che non si può dire siano innovativi, e una serie di molecole, usate ormai in modo consolidato in ospedale. Perché non farle tornare in farmacia?».

Sempre più importante è la funzione di presidio sanitario sul territorio. Anche e soprattutto di notte, quando la farmacia rappresenta in alcune aree l'unico «faro acceso» per il cittadino che ha bisogno di aiuto. Basti pensare che una farmacia resta aperta in media 44 ore a settimana. «E' stato calcolato - continua Racca - che ogni farmacista impiega almeno due ore al giorno in attività di consulenza. E anche di notte spesso i cittadini si rivolgono al farmacista non per acquistare medicinali ma per avere un consiglio. Un'attività questa del tutto gratuita che genera un grosso risparmio anche per lo Stato». Anche nelle farmacie notturne c'è molta consulenza».

Consegna dei farmaci a domicilio. Tra le nuove iniziative per rafforzare il ruolo sociale della farmacia dei servizi, Federfarma ha predisposto un progetto di consegna a domicilio dei medicinali a favore di categorie di pazienti anziani, invalidi o comunque impossibilitati per le loro condizioni di fisiche a recarsi in farmacia. L'iniziativa partirà all'inizio del prossimo anno e sarà basata su un numero telefonico unico a livello nazionale al quale questi soggetti potranno far riferimento per essere messi in contatto con la farmacia più vicina che porterà i medicinali a casa.
Il progetto, che avrà il patrocinio del Ministero della salute, sarà pubblicizzato con uno spot televisivo che verrà trasmesso sulle reti Rai grazie a un accordo con il Segretariato sociale.

La prevenzione in farmacia assume crescente importanza. Lo dimostra l'investimento complessivo che le farmacie dedicano alle campagne di educazione sanitaria e prevenzione, pari a 30 milioni di euro l'anno. Particolarmente importante la diffusione sul territorio di screening per individuare i soggetti a rischio e intervenire tempestivamente (tumore al colon retto, patologie cardiovascolari). Federfarma ha inoltre recentemente firmato un accordo di collaborazione con l'Iss per la realizzazione di una serie di iniziative di educazione sanitaria e prevenzione imperniate sulle farmacie. Inoltre, Federfarma è stata chiamata a partecipare al Tavolo sulla fertilità, istituito dal Ministro della salute, per collaborare alla diffusione di informazioni e messaggi corretti su tale delicata questione.

La lunga marcia della ricetta elettronica. Attualmente tutte le farmacie e tutti i medici sono tecnologicamente in grado di trasmettere al Mef i dati dei circa 600 milioni di ricette erogate ogni anno. L'obiettivo della ricetta dematerializzata è quello di rendere l'invio dei dati contemporaneo alla prescrizione da parte del medico e alla dispensazione del farmaco da parte della farmacia, eliminando progressivamente il supporto cartaceo (prima la ricetta e poi il promemoria stampato dal medico al posto della ricetta; vedi sotto). L'implementazione del sistema è a buon punto solo in Sicilia (85% di ricette dematerializzate), nella Provincia autonoma di Trento (84,63%) e in Veneto (83,36%). È prevedibile che entro il primo semestre del 2015 il nuovo sistema sarà a regime in Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Friuli.

Le sperimentazioni hanno fatto emergere alcune criticità legate soprattutto alla lentezza dei collegamenti internet in alcune zone della Penisola, alla quale si aggiunge quella della piattaforma di gestione del sistema. Inoltre, a complicare le cose, è il fatto che i sistemi di accoglienza delle ricette dematerializzate sono di due tipi diversi. Alcune Regioni hanno optato per il SAC, Sistema di Accoglienza Centrale, altre per il SAR, un proprio sistema regionale di accoglienza, normalmente più lento del SAC.

Rapporti con le Regioni. A partire da settembre si sono svolti alcuni incontri con rappresentanti della Conferenza delle Regioni, con l'obiettivo di spianare la strada al rinnovo della convenzione farmaceutica nazionale, cioè all'accordo che permette l'erogazione dell'assistenza farmaceutica da parte delle farmacie e che dovrà definire anche le modalità di erogazione dei nuovi servizi in farmacia. «Il 2015, infatti, dovrà essere l'anno della nuova Convenzione farmaceutica nazionale. L'accordo - sottolinea Federfarma - dovrà favorire un potenziamento del servizio offerto dalle farmacie con l'obiettivo di renderlo sempre più rispondente alle esigenze dei cittadini, più efficiente e conveniente per il sistema. Il tema centrale è senz'altro quella della dispensazione del farmaco: è necessario fare chiarezza e ripensare l'attuale meccanismo basato sulla distribuzione diretta da parte delle Asl. I cittadini devono poter trovare in farmacia i medicinali di cui hanno bisogno, con l'unica eccezione di quelli che richiedono specifici controlli medici in fase di somministrazione. Fondamentale anche dare finalmente attuazione ai nuovi servizi a favore della popolazione, individuati dalla normativa del 2009, in modo da semplificare l'accesso ad alcune prestazioni, tenendo sotto controllo i costi e garantendo la massima trasparenza. È il caso ad esempio della consegna in farmacia dei referti medici, prevista dall'Agenda della semplificazione».

Vendite di farmaci on line. Il decreto legislativo n. 17/2014 ha introdotto nel nostro Paese la possibilità di acquistare on line i medicinali senza obbligo di ricetta. Federfarma ha sottolineato l'esigenza che la vendita on line mantenesse le stesse rigorose garanzie assicurate dalla filiera per l'acquisto di medicinali in farmacia e le Istituzioni ne hanno tenuto conto. La possibilità di vendita di farmaci on line, infatti:
•è stata limitata a medicinali senza obbligo di ricetta medica;
•è stata riservata solamente a esercizi che hanno una sede fisica;
•è subordinata a un'esplicita autorizzazione delle Regioni (che devono individuare gli uffici responsabili).
Inoltre, la normativa prevede che i siti di farmacie che vendono farmaci on line debbano esporre un logo comune europeo e debbano contenere un link al sito del Ministero della salute dove saranno contenute indicazioni e avvertenze sull'acquisto di farmaci on line (tale sezione non è stata ancora attivata). La spedizione dei medicinali dovrà avvenire nel rispetto delle norme di buona distribuzione del farmaco, cioè rispettando tutte le condizioni di sicurezza e corretta conservazione previste per i farmaci.
Il decreto legislativo, infine, affida al Ministero della salute il compito di reprimere le pratiche commerciali illegali, fino ad arrivare all'oscuramento dei siti che vendono nel nostro Paese farmaci senza rispettare i vincoli stabiliti dalla legge.

Agenda per la semplificazione. Tra le attività previste per agevolare il cittadino dall'Agenda per la semplificazione, varata recentemente dal Governo, vi è la possibilità di ritirare i referti medici in farmacia, consentendo così, entro la fine del 2016, ai cittadini di ottenere le risposte agli esami diagnostici effettuati comodamente nella farmacia sotto casa, nel pieno rispetto della privacy. L'Agenda prevede anche l'estensione a tutto il territorio nazionale della possibilità di prenotare visite ed esami anche in farmacia. Le farmacie sono coinvolte direttamente anche nella denuncia dei redditi precompilata, in quanto dal 2015 dovranno trasmettere all'Agenzia delle Entrate i dati sulle spese detraibili sostenute dai cittadini. A questo proposito sono in corso contatti con Ministero dell'economia, Agenzia delle Entrate e Sogei, per definire le relative procedure.