Lavoro e professione

Fimmg verso lo sciopero per il rinnovo della convenzione con il Servizio sanitario

La Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg) verso lo sciopero nazionale per il rinnovo della convenzione nazionale con il Servizio sanitario nazionale. Nella mozione approvata approvato all'unanimità, infatti, il Consiglio dei medici denuncia «il perdurare dell'atteggiamento della Sisac di boicottaggio, nei fatti, del tavolo del rinnovo dell'accordo convenzionale attraverso la strutturazione e la proposizione sul territorio di modelli gestionali, già falliti nell'organizzazione della assistenza ospedaliera, sintetizzabili in: identificazione della struttura come unica interfaccia assistenziale per il cittadino; perdita della capillarità dell'assistenza; finanziamento della struttura attraverso la depauperazione del monte retributivo professionale, senza alcun investimento regionale ai fini dell'efficientizzazione della medesima; superamento del rapporto personale con l'assistito; cancellazione conseguente della libertà di scelta del proprio medico di fiducia».
Per questo parte da oggi, da ogni segreteria regionale Fimmg, la richiesta ai singoli governatori di un incontro urgente per conoscere quali iniziative intendano prendere per superare lo stallo del rinnovo contrattuale. E contemporaneamente è stato convocato per il 28 marzo il Consiglio nazionale del sindacato «per la messa in atto delle necessarie azioni di lotta sindacale, ivi compreso lo sciopero».
Nella mozione approvata Fimmg denuncia a ancora «il superamento dell'approccio professionale dell'assistenza, sostituito da ordini di servizio burocratico-amministrativi; la subordinazione di fatto di liberi professionisti convenzionati ai quali, unici, si negherebbe anche l'esercizio della libera professione; l'erosione progressiva e costante delle fonti di finanziamento a tutela della previdenza fornita ai medici dall'Enpam».
Il Consiglio nazionale della Fimmg, invece «da tempo propone un modello assistenziale fondato su: rimodulazione del finanziamento orientato a dare risposte immediate ai bisogni dei cittadini; prossimità delle cure; salvaguardia della libertà di scelta; potenziamento dei supporti organizzativi, diagnostici e terapeutici del territorio". Per questo la Fimmg dà mandato ai segretari regionali di richiedere un incontro urgente col presidente Regionale per conoscere la posizione della rispettiva Regione sullo stallo del rinnovo della Convenzione e per sapere quali iniziative intenda prendere a livello degli organi delegati nazionali, preannunciando anche le inevitabili azioni di lotta sindacale che si instaureranno, a breve, nel caso si verifichi il perdurare di tale situazione. Il Consiglio nazionale della Fimmg, pertanto, proclama «la mobilitazione del sindacato», primo passo nella direzione dello sciopero.