Lavoro e professione

Concorso 2015, decalogo di Federspecializzandi per superare ritardi e criticità

La prima edizione del concorso nazionale di accesso alle scuole di specializzazione ha sancito un cambiamento strutturale della formazione medica nel nostro paese, avvicinandola a quelli che sono gli standard da tempo riconosciuti a livello internazionale.
Tuttavia, secondo Federspecializzandi «questa modalità di selezione resta ancora oggetto di importanti e numerose criticità che devono essere oggetto di una riflessione volta a migliorare questo strumento per le edizioni a venire». Per questo l’associzione ha inviato al Miur un documento che indica, in vista del concorso 2015, i nodi su cui intervenire a partire dal rispetto dei tempi del bando.

Modalità di svolgimento del concorso
Per evitare, o comunque limitare, le irregolarità che sembra siano state presenti durante l'ultimo concorso, FederSpecializzandi ha chiesto:
•che il test si svolga in un limitato numero di sedi;
•che gli spazi ove si svolgano le procedure concorsuali siano schermati dalla connessione telefonica e dati, e che siano allestite postazioni adeguata per impedire la comunicazione tra i candidati;
•che la durata del concorso sia ridotta ad una singola o al massimo 2 giornate;
•che sia garantito personale di sorveglianza numericamente adeguato;
•che sia considerata la possibilità di video-registrazione dello svolgimento delle prove.

Tipologia di domande
Le domande dell’ultimo concorso, secondo Federspecializzandi «erano inadeguate, vi era uno sbilanciamento tra quesiti clinici e pre-clinici. Inoltre, molti dei quesiti non erano inediti». Per questo è stato richiesto «che le domande della prova siano strutturate in maniera tale da valutare maggiormente la capacità di ragionamento clinico e correlazione di conoscenze, piuttosto che il sapere meramente nozionistico». Si è altresì ribadito che i quesiti debbano essere assolutamente inediti per ogni edizione del concorso.

Regolamento di concorso e valutazione del curriculum
La Confederazione ha chiesto di rivedere il peso della media dei voti e del voto di Laurea sul totale del punteggio, fonti di grave disparità tra differenti Atenei di provenienza, se non ponderata rispetto alla media dei voti degli studenti di quell'ateneo.

Graduatoria e assegnazione contratti
Federspecializzandi si è sempre espressa a favore della proposta di istituire un'unica prova uguale per tutti i candidati, eliminando la divisione in aree, da svolgersi in una singola giornata e con un'unica graduatoria, all'interno della quale ciascun candidato possa scegliere in base alla relativa posizione la scuola e la sede in sequenza tra quelle ancora disponibili.
Federspecializzandi ha richiesto che le criticità sopra indicate fossero discusse all'interno di una riflessione seria e strutturata, condivisa tra tutti gli attori in campo.
Il ministero, invece, ha divulgato il 28 febbraio un comunicato che annuncia un nuovo ritardo nella divulgazione del bando di concorso, che sarà reso noto entro il 30 aprile. Le prove avranno luogo entro il 31 luglio.
«Contestualmente - aggiungono gli specializzandi - il ministero dichiara di aver apportato modifiche al regolamento, senza aver ritenuto necessario l'avvio di una riflessione collettiva e partecipata, che tuttavia sono marginali e non risolvono le criticità riscontrate nella prima edizione del concorso»:
•Ogni candidato potrà concorrere per un massimo di 3 tipologie di Scuola da indicare in ordine di preferenza.
•I 70 quesiti della parte generale della prova di selezione faranno riferimento alla formazione clinica del percorso di laurea.
Federspecializzandi, dunque, richiede che le suddette proposte, contenute nel documento di analisi delle criticità osservate nella scorsa edizione del concorso, siano implementate a partire dalla prossima edizione che avrà luogo nel 2015.


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