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Sindacato medici contro l’Enpam: alle elezioni si vota con il «porcellum»

I sindacati medici scendono in campo sulle elezioni per il rinnovo delle consulte e dell’Assemblea nazionale dell’Enpam. Cgil Medici-Fp, Cisl Medici, Fespa, Simet, Simpef, Smi, Snami e Uil Fpl hanno inviato una lettera al presidente della Fnomceo, Roberta Chersevani, contestando il nuovo regolamento per le elezioni definito un «”porcellum” in camice bianco».
«Liste bloccate e maggioritario spinto - spiegano - eliminazione delle minoranze, una tutela di facciata della differenza di genere. Un voto in più, e chi vince per il rotto della cuffia si prende tutto».
Ma ad essere contestata è pure la tempistica: «Il prossimo 7 giugno - scrivono - un tempo estremamente ridotto per poter fare le liste e per fare una campagna di sensibilizzazione adeguata. Il regolamento, infatti, prevede al punto 16 che l’avviso delle elezioni vanga dato con 45 giorni di anticipo, poi, però, al capo VI con una norma transitoria si aggiunge che i termini possono essere ridotti sino alla metà da una speciale Commissione, a sua volta prevista al punto 12».
Eventualità diventata concreta. Nel mirino è quello che viene definito «un meccanismo ad usum delphini, che consente di stravolgere il regolamento come meglio si crede».
E non mancano gli esempi, grazie alla previsione di norme transitorie che permettono, grazie a una Commissione speciale, anche «la riduzione delle firme di presentazione fino alla metà», ma anche che, nonostante le liste con le firme debbano essere depositate almeno trenta giorni prima delle elezioni (cfr. punto 18), in sede di prima applicazione si consente «che tali termini possono essere ridotti, anche in questo caso, sino alla metà».
«Eppure - sottolineano nella lettera - parliamo della elezione degli organismi di controllo della previdenza e assistenza dei medici italiani, un ente più volte nel mirino dell'opinione pubblica e anche di alcune inchieste giudiziarie nel passato, che meriterebbe maggiore considerazione delle regole e completa trasparenza».
«Crediamo - ribadiscono - che questo non sia un buon modo di rilanciare la professione e di costruire percorsi unitari di governo della categoria. Si prosegue con una logica plebiscitaria, soprattutto in un ente previdenziale che dovrebbe puntare sulla compartecipazione, all'inclusione di tutti i soggetti che hanno a cuore le sorti della nostra professione».
«Gentile presidente - concludono - non possiamo, quindi che rivolgerci a lei, massima istituzione della categoria, per segnalare questa pericolosa e grave anomalia e per chiedere un suo intervento e della rappresentanza ordinistica affinché si apra un confronto con i dirigenti dell’Enpam e si pongano i giusti rimedi al regolamento elettorale. Le elezioni devono essere una festa della democrazia e della libera scelta, non una mortificazione dei principi liberali e democratici».


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