Lavoro e professione

L’Anaao invoca «larghe alleanze» in difesa della professione e ventila lo sciopero generale

La Direzione nazionale e il Consiglio nazionale Anaao Assomed che si sono svolti a Milano il 11 e 12 giugno hanno deciso di mettere in campo ogni azione sindacale per difendere la sanità pubblica e il valore della professione dei medici e dei dirigenti sanitari. Non escludendo lo sciopero nazionale.

Nel documento approvato a Milano si dà mandato all'Esecutivo nazionale del sindacato di mettere in campo, «con le più larghe alleanze possibili, ogni azione» utile a: «Innovare il Ssn, ribadendone la sostenibilità ed il valore di patrimonio sociale, civile ed economico, mettendo fine ad un definanziamento continuo, pari nel periodo 2010-2017 a 40 miliardi di euro; migliorare le condizioni di lavoro della dirigenza medica e sanitaria, attraverso la fine di un blocco del turnover generalizzato e l'abolizione del vincolo della spesa del personale al 2004, -1,4%; rivendicare, all'interno della Pubblica amministrazione, un ruolo speciale e specifico per la dirigenza medica e sanitaria ed una sua autonoma area contrattuale; ottenere la calendarizzazione e l'approvazione di una legge sulla responsabilità professionale che definisca un inquadramento specifico della colpa medica ed il passaggio ad un sistema “no fault”».

Tra i temi caldi, anche la stabilizzazione dei precari, l’abolizione dell’incipit del comma 566 della legge di Stabilità, il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, la modifica del sistema formativo con la contrattualizzazione del periodo post laurea, la difesa dei livelli economici delle pensioni di medici e dirigenti.


© RIPRODUZIONE RISERVATA