Lavoro e professione

Per il Durc online l'Inps promette archivi ripuliti entro il 20 luglio

di Luca De Stefani e Mauro Pizzin

Quattromila interrogazioni in poche ore, 50mila fino alla mattinata di ieri. È stata una partenza lanciata quella del nuovo Durc online , inaugurato mercoledì scorso, mettendo in linea Inps, Inail e Casse edili.

L'appuntamento
Per fare il punto in questa fase di collaudo e rispondere ai quesiti dei professionisti il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (Cndcec) ha organizzato una videoconferenza, coinvolgendo la sede centrale Inps. «Tenendo conto che si tratta di una costruzione informatica che solo per Inps impatta su 15 archivi - ha sottolineato il direttore centrale Entrate contributive dell'Istituto, Gabriella Di Michele - credo che il debutto della nuova procedura sia stato brillante. C'era qualche preoccupazione, perché si tratta di un sistema raffinato e senza equivalenti in Europa, ma possiamo ritenerci soddisfatti». La velocità di risposta sarà il cardine del nuovo sistema: «Il Durc online dovrebbe essere disponibile in 45 secondi - ha evidenziato Di Michele - ma siccome gli archivi possono essere disallineati nel caso in cui passino inutilmente questi secondi ci siamo presi un tempo tecnico di 6 ore per l'invio. Se ci sono invece problemi d'irregolarità, se di scarsa valenza ci siamo impegnati a risolverli entro le 72 ore, Al cui termine parte l'avviso d'irregolarità». «Anche noi siamo contenti della nuova procedura - ha detto Vito Jacono, componente della commissione Commercialista del lavoro - perché il Durc online permette alle aziende di risparmiare denaro e a noi professionisti di guadagnare tempo e tornare a fare consulenza vera. Capiamo anche che ci possano essere alcuni problemi, per cui chiediamo solo che ci sia dato un po' più tempo per rispondere agli avvisi di irregolarità».

Le verifiche
Durante l'incontro sono stati forniti alcuni chiarimenti. L'Inps ha annunciato, ad esempio, l'intenzione di effettuare un controllo sulla regolarità contributiva delle aziende ogni quattro mesi e di creare una white-list delle aziende virtuose. Quanto ai Durc erroneamente negativi per anomalie nella lettura degli archivi gestiti dalle sedi periferiche, per esempio perché il contribuente ha concordato la dilazione del pagamento dei contributi l'Istituto ha annunciato che entro il 20 luglio questi ultimi verranno riletti e le anomalie potranno essere risolte. «Secondo le nostre verifiche - ha detto il direttore vicario Ferdinando Montaldi - sappiamo che in un caso su tre potrebbero verificarsi queste irregolarità apparenti». A livello di tempistica, considerando che il Durc positivo ha efficacia per 120 giorni, se una richiesta verrà rifatta entro questo lasso di tempo, è stato precisato che il sistema non predisporrà un altro documento, in quanto varrà quello già emesso. Il Durc negativo, invece, vale solo per il giorno in cui è stato emesso, ragion per cui il datore di lavoro potrà regolarizzarsi e ottenere il Durc positivo non appena gli archivi saranno aggiornati. Per quanto concerne le società, la regolarità certificata dal Durc vale solo per gli obblighi contributivi dell'azienda stessa, individuata con il suo codice fiscale (non con la matricola Inps) e non per la posizione dei soci, iscritti ad esempio alla gestione commerciati, artigiani o separata. Se una stazione appaltante desidera verificare anche queste regolarità, dovrà essergli fornito lo specifico Durc del socio, attraverso l'inserimento del suo codice fiscale. In questo caso, il consulente del lavoro o il commercialista delegato potranno accedere al Durc del socio solo come “altro delegato” sul portale dell'Inps, in quanto non sono valide le credenziali di accesso nel cassetto previdenziale dell'azienda. È emerso anche un problema per le società artigiane o commerciali senza dipendenti, per cui il Durc dell'azienda, richiedibile solo dal sito Inail, viene rilasciato con la regolarità Inail, mentre per l'Inps viene indicato che il «soggetto non è iscritto». In questi casi le stazioni appaltanti spesso interpretano questa scritta come una irregolarità contributiva, quindi, è stato chiesto all'Istituto di specificare che la mancata iscrizione dell'azienda dipende dall'assenza dell'obbligo di iscrizione all'Inps.


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