Lavoro e professione

Congresso Fimmg: Milillo «Aderiamo convinti alla mobilitazione dei medici»

Il segretario nazionale Giacomo Milillo, nella relazione alla vasta platea del Congresso nazionale Fimmg che si sta svolgendo a Domus de Maria, passa in rassegna tutte le criticità del nostro sistema sanitario e lancia la lotta: «La Fimmg aderisce convinta alla mobilitazione dei medici lanciata dalla Fnomceo e si adopererà su tutto il territorio nazionale per aumentare la consapevolezza
dei cittadini sul pericolo di dover rinunciare alla pubblica tutela della salute, e lo farà facendosi parte attiva, insieme alle altre componenti della professione, di una proposta di riordino complessivo della sanità pubblica in Italia, portando anche il contributo di tutte le elaborazioni e gli approfondimenti che dal 2007 ha prodotto. Per una battaglia tanto importante la Fimmg non si pone limiti di sacrifici e di sforzi né tantomeno di mezzi, tra questi anche quello dello sciopero unitario».

Il futuro per Milillo «ha bisogno di lotta, sudore, presenza attiva, innovazione agiti giorno dopo giorno, ora dopo ora come solo la Medicina Generale sa fare, come la Fimmg sa fare. La parte pubblica e i media di regime “stiano sereni” - conclude - noi siamo pronti»

Le ragioni. «Sopra ad ogni difficoltà campeggia il difetto di governance del sistema, che deriva dalla mancata volontà di mettere tra le priorità del sistema paese la sanità, considerata costo da assoggettare a tagli di spesa e non meritevole d'impegno programmatorio, in questo vuoto». E «Di fronte a un tale dissesto la Conferenza delle Regioni e il Governo nell'ultimo Patto per la Salute ricorrono per l'ennesima volta a provvedimenti estemporanei e di emergenza, fino a generare il mostro rappresentato dall'operazione “appropriatezza”, che prevede il sanzionamento del medico che non pratica la medicina amministrativa: una trovata che non risolve i problemi economici del SSN perché sono stati contabilizzati solo 106 milioni di euro di risparmio, che per di più, dati i ritardi nella entrata in vigore, non saranno conseguiti e si tradurranno in costi applicativi, ma tutto cio' presenta il `vantaggio´ di aver trovata la strada per poter scaricare sui medici tutta la responsabilita' degli sprechi, che ci si guarda bene da analizzare compiutamente e correttamente, sollevando da ogni responsabilità politici e amministratori«La Fimmg ha bisogno di futuro, un futuro che deve considerare l'evoluzione dei nostri giovani della formazione in Medicina Generale come una necessità non come uno dei tanti adempimenti che leggi europee ci hanno determinato». E poi ha spiegato: «Il futuro ha bisogno di dare queste giovani forze mediche alla Medicina Generale con le attività professionalizzanti escluse con il comma 14 dal Patto della Salute, escluse dal definendo atto discendente dal comma 22 ancora una volta grazie alle Regioni e all'Università, che da padroni della formazione decidono di renderla residuale e mediocre, per poter giustificare la loro successiva azione contro la Medicina Generale attiva, che deve essere ridotta schiava, plebea mai autorevole, mai padrona del proprio sapere».

Il futuro è giovane
«Il futuro - afferma Milillo - ha bisogno dell'anticipazione di prestazione previdenziale da inserire nell'Acn quale parziale soluzione alla precarizzazione della Medicina Generale, che si esprime con il ritardo nell'inserimento professionale dei nostri giovani, mascherato con anni di sostituzioni che demotivano e che non accrescono il valore di un rapporto fiduciario che ha bisogno di stabilita' nel rapporto medico paziente. Il futuro ha bisogno di una Medicina Generale indistinta con compiti specifici, ma obiettivi omogenei tra chi s'interessa di assistenza primaria e chi di continuità assistenziale, in un recupero di professionisti lasciati ai margini e troppo spesso fagocitati nelle assistenze di urgenza emergenza a coprire le disorganizzazioni regionali dell'altra faccia della luna, l'emergenza sanitaria, piuttosto che essere coinvolti nei processi della vera emergenza salute di questo paese: la cronicità.

.


© RIPRODUZIONE RISERVATA