Lavoro e professione

Contratti, siglato l’accordo chimici: 100 euro in più in busta paga

Siglata l'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto 2016-2018 del settore chimico-farmaceutico. L'intesa, raggiunta da Federchimica e Farmindustria e i sindacati confederali (Filctem, Femca, Uiltec) prevede un aumento complessivo di 100 euro e un aumento medio sui minimi di 90 euro, distribuito in tre tranche: la prima di 40 euro dal 1 gennaio 2017; la seconda di 35 euro dal primo gennaio 2018 e la terza di 15 euro dal 1 dicembre 2018.

L'intesa, riferiscono i sindacati, è stata raggiunta questa mattina dopo una lunga trattativa durata tutta la notte, e riguarda più di 171.000 i lavoratori, impiegati in quasi 3mila imprese, il 90% delle quali piccole e medie.

La vera novità dell'accordo è la verifica annuale dei minimi agli eventuali scostamenti rispetto all'inflazione: a partire dal 2017, nel giugno di ogni anno, si riscontrerà lo scostamento di inflazione relativo all'anno precedente tra il consuntivo Istat e la previsione utilizzata in fase di rinnovo.

«Poiché eravamo consapevoli di rappresentare il punto più alto della contrattazione nel paese, abbiamo accettato (e vinto) la scommessa - fanno rilevare soddisfatti Emilio Miceli, Angelo Colombini, Paolo Pirani, rispettivamente segretari generali di Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil - di fare il contratto in tempi brevi. Un segnale di responsabilità - proseguono i leader sindacali - oltremodo utile per riaprire il tavolo confederale e gli altri tavoli di categoria, che i sindacati e le imprese chimiche e farmaceutiche offrono al paese; una concreta risposta in difesa del reddito dei lavoratori del settore, del welfare contrattuale, della prestazione lavorativa proprio in un comparto che ha saputo dare risposte innovative anche attraverso il rinnovo contrattuale».

«Avevamo scommesso che il vero banco di prova - ricordano ancora Miceli, Colombini e Pirani - sarebbe stato il merito, la sola possibilità concreta per valorizzare il contratto nazionale, e rafforzare attraverso il negoziato l'unità sindacale e il rapporto democratico con i lavoratori. E i risultati conseguiti - aggiungono - ci danno ragione, sia sul fronte del valore del contratto nazionale che del rilancio della contrattazione di secondo livello, per migliorare professionalità, produttività, orari e organizzazione del lavoro».

Ecco in sintesi gli altri punti salienti dell'ipotesi di accordo:

Relazioni industriali e contrattazione di 2 ° livello
Sempre più partecipative e di indirizzo, soprattutto per l'estensione della contrattazione di secondo livello a cui dare più responsabilità e compiti ma anche più strumenti. Consolidati e migliorati gli Osservatori aziendali per affidare loro materie come le politiche degli investimenti, progetti di sviluppo, le dinamiche salariali complessive. Proprio sulla contrattazione di secondo livello, le parti hanno ritenuto utile il suo rafforzamento, la sua estensione e la sua qualificazione attraverso un rinnovamento della normativa del contratto. Infatti a livello nazionale viene cancellato il premio di presenza, le cui disponibilità economiche vengono messe a disposizione della contrattazione di 2 ° livello. In tutte quelle imprese in cui non si fa contrattazione aziendale, una quota parte del premio di presenza viene messa a disposizione per implementare la quota perequativa.

Welfare contrattuale
Oltre a proseguire nel rafforzamento della previdenza e sanità integrative, veri fiori all'occhiello del settore, l'ipotesi di accordo prevede anche la trasformazione della festività della Pasqua (1/25 della retribuzione mensile) in contribuzione aggiuntiva per il welfare contrattuale, con una equivalente erogazione da parte aziendale: +0,25 (8 euro) su «Fonchim» (previdenza integrativa), 2 euro in più per la prestazione del turno notturno.

Diritti e tutele
Sui provvedimenti disciplinari, confermato il sistema di tutele previste dal contratto in materia di progressività e proporzionalità delle sanzioni. Sul controllo a distanza, invece, le parti hanno convenuto che i lavoratori devono essere preventivamente informati sulle modalità di utilizzo degli strumenti (smartphone, tablet, computer).

Formazione, ambiente, salute, sicurezza
Potenziata la formazione continua e il ruolo dell'Obc, l'organismo bilateraleper la formazione chimica. Rafforzata la figura del delegato alla formazione per programmare e indirizzare piani di formazione continua da sviluppare in azienda. Aumentate anche le ore per la formazione e l'aggiornamento annuo degli Rlssa (rappresentanti dei lavoratori su salute sicurezza e ambiente, n.d.r.). L'ipotesi di accordo stipulata - fanno sapere i sindacati - sarà unitariamente e immediatamente sottoposta all'approvazione delle assemblee dei lavoratori che termineranno entro novembre 2015.

Federchimica e Farmindustria: «Relazioni industriali capaci di promuovere cultura e welfare »
«L'Accordo - si legge in una nota di Federchimica e Farmindustria - riconosce 75 euro nel triennio che scontano un significativo recupero del “delta inflattivo” del contratto precedente, anche attraverso la scelta di nessun onere economico per le imprese nel corso del 2016 e l'abolizione del premio presenza annuo (circa 220 euro medie).
Importante novità contrattuale rispetto al passato è anche la verifica ex-post degli scostamenti tra inflazione programmata e reale».

«Le scelte finalizzate - continua la nota - a migliorare produttività, occupabilità, flessibilità ed esigibilità sono state: la valorizzazione della contrattazione aziendale, la semplificazione del testo contrattuale, la promozione di un metodo partecipativo di confronto e la formazione. Con questo rinnovo le Parti si sono impegnate, a rendere il Ccnl sempre più uno strumento moderno e flessibile. E anche idoneo a incentivare una contrattazione di secondo livello che colga le esigenze e le specificità aziendali. Il sistema chimico-farmaceutico di relazioni industriali ha da sempre dato prova della propria capacità di promuovere cultura, di realizzare scelte socialmente responsabili e capaci di sostenere la competitività e l'occupazione e favorire lo sviluppo del welfare contrattuale. L'Accordo sottoscritto conferma una tradizione di relazioni industriali che, attraverso il Ccnl, ha anche l'obiettivo di preparare e indirizzare le parti sociali di tutti i livelli verso sfide e confronti innovativi e responsabili».

Tra gli strumenti per agevolare questo obiettivo: la formazione e un metodo di confronto partecipativo nell'ambito degli Osservatori aziendali. «È proprio in questo ambito, non negoziale - spiegano Federchimica e Farmindustria - che sono state realizzate le più significative scelte contrattuali della categoria e si è consolidato un principio vincente per la negoziazione: partire da una conoscenza condivisa come base per relazioni industriali efficaci e costruttive».

Tra le best practice segnalate, la previsione di un modulo formativo obbligatorio per gli attori sociali aziendali, in particolare per le rappresentanze sindacali.



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