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Sanità, primo si al riparto 2015. Toscana fuori dal benchmark? Il dopo Chiamparino la prossima settimana

di red.san.

Lungo pomeriggio d'attesa in conferenza delle Regioni e carte e numeri che volavano da una parte all'altra. Perché il tira e molla è stato quello di sempre. Spostare un po’ di qua o di là, premiare la virtuosità, non penalizzare chi è più indietro, riconoscere la popolazione anziana, le situazioni di disagio sociale, l'epidemiologia. E via discutendo. Alla fine la quadra è arrivata, più o meno. Si aspettano adesso le regioni benchmark quindi il documento ministeriale del riparto ufficiale da mandare in Stato-Regioni. Sulle Regioni regine, le benchmark, ci sarebbero sorprese. La Toscana non sarebbe inserita per questioni di bilanci 2013-14. Dentro, ma l'ordine è tutto da accertare, Emilia Romagna, Veneto, Umbria, Lombardia e Marche. Di riparto «standard», ovviamente, neanche l'ombra.

Ecco le cifre

Quota indistinta: 106,877 mld

Piemonte 7,948 mld
Valle d'Aosta 227 mln
Lombardia 17,57 mld
Veneto 8,667 mld
Friuli V.G. 2,214 mld
Pr. Trento 937 mln
Pr. Bolzano 890 mln
Liguria 2,920 mld
Emilia Romagna 7,934 mld
Marche 2,769 mld
Toscana 6,571 mld
Umbria 1,607 mld
Lazio 10,292 mld
Abruzzo 2,359 mld
Molise 559 mln
Campania 9,944 mld
Basilicata 1,014 mld
Puglia 7,105 mld
Calabria 3,432 mld
Sicilia 8,802 mld
Sardegna 2,932 mld

Quota premiale 274 mln

Piemonte 4,044 mln
Liguria 74,15 mln
Umbria 11,499 mln
Marche 24,06 mln
Abruzzo 13,4 mln
Molise 7,3 mln
Campania 99,9 mln
Puglia 2,86 mln
Basilicata 17,64 mln
Calabria 18,8 mln


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