Lavoro e professione

Cisl Medici: «Costretti allo sciopero»

«Dopo un anno e due manifestazioni è arrivato lo sciopero, uno sciopero di dignità, uno sciopero d'orgoglio, uno sciopero che cerca di difendere l'universalità del sistema sanitario nazionale e l'unicità e la centralità del paziente». Lo ha dichiarato Biagio Papotto, Segretario Generale Cisl Medici.

«I medici sono stanchi di vedere corsie di pronto soccorso invase da barelle - si legge in una nota della Cisl medici - con persone che chiedono aiuto e che cercano solo sollievo nella loro sofferenza. Protestiamo innanzitutto per questo – continua Papotto - e anche per quel giusto salario, quella giusta gratificazione che ormai ci è negata da circa sei anni, è stato necessario un pronunciamento della Suprema Corte per ricordare al Governo e alla politica che non è dignitoso continuare ad ignorare le necessità dei lavoratori seppur in un momento di gravi crisi economica».

«Il tira e molla del decreto a cui stiamo assistendo da parte del Governo - continua - per l'assunzione delle necessarie nuove unità per coprire i turni di servizio di emergenza urgenza per la nuova normativa sulla durata del turno di lavoro, finalmente adottata dall'Italia, mostra la scarsa considerazione che la politica sta dando a noi medici».

«È giunto il momento – conclude Papotto - di incrociare le braccia, tutti noi, nostro malgrado: dobbiamo chiedere una forte risposta a questo bisogno di una sanità comune accessibile a tutti e che rispetti la dignità dell'uomo».


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