Lavoro e professione

La sfida rinnovata degli ospedali pediatrici

di Paolo Petralia (Dg Istituto G. Gaslini, presidente Aopi - Associazione ospedali pediatrici italiani)

Molte sono le sfide che la pediatria dovrà sostenere nel prossimo futuro in chiave di valorizzazione e tutela della sua specificità, e su questo terreno l'Aopi, associazione che riunisce tutti i 13 ospedali pediatrici italiani, rilancia il proprio impegno. Dobbiamo lavorare affinché il ruolo degli ospedali pediatrici venga sempre più sostenuto e valorizzato in Italia, e riproposto a livello internazionale. Si tratta, infatti, di un modello che garantisce cure efficaci ed elevati standard di sicurezza e qualità, con diversi modelli organizzativi. In virtù di questa specificità - propria altresì anche della pediatria in quanto tale - occorre approcciare questi ospedali in modo adeguato: gli ospedali pediatrici, infatti, per caratteristiche operative, costi e peculiarità dei bisogni non possono essere paragonati alle strutture per adulti. Si tratta di un concetto intuitivo ma che non trova un riscontro altrettanto evidente nel nostro Ssn.

Gli obiettivi di Aopi prevedono, oltre agli aspetti tipicamente gestionali tra cui la proposta di revisione dei criteri di remunerazione dei DRG ad alta complessità e degli indicatori di esito pediatrici, la prosecuzione della promozione di eventi formativi congiunti tra i Professionisti dei diversi Ospedali Pediatrici, valorizzando le best practices. Ma il lavoro di AOPI non si limita ai settori tipici ed esclusivi della pediatria, allargandosi a diversi temi di interesse generale - come il maltrattamento o la logistica, i problemi dell'emergenza o quelli delle reti di continuità delle cure - attraverso una particolare partnership strategica con FIASO, la Federazione delle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere Italiane. Tra queste, in particolare, il nuovo regolamento europeo sulle sperimentazioni cliniche rappresenta un sfida per l'intera sanità italiana, in un contesto di sempre maggiore competizione internazionale per attirare investimenti e professionisti. Una sfida in cui il SSN può giocare un ruolo di rilievo, grazie alla disponibilità di pazienti e competenze e ad un'organizzazione efficiente, nella quale si sconta però la scarsa diffusione di modelli di gestione integrata, lo scarso coinvolgimento del management e procedure di approvazione ancora troppo complesse. Per permettere alle Aziende e all'intero sistema di cogliere le opportunità di questo nuovo contesto, FIASO ha lanciato il Laboratorio di ricerca “Sperimentazione clinica”, in collaborazione con Farmindustria, con l'obiettivo di promuovere la diffusione e l'applicazione di modelli organizzativi efficienti per la gestione delle sperimentazioni cliniche all'interno delle Aziende sanitarie italiane, in modo da renderle attrattive per le attività di sperimentazione clinica finanziate dalle imprese industriali. Nella fase pilota del progetto è stata proposta una survey a 15 Aziende ospedaliere e IRCCS dell'adulto e pediatrici di tutta Italia. Ho personalmente presentato i risultati emersi - in anteprima a Roma lo scorso 21 gennaio - delegato da FIASO a rappresentare unitariamente la posizione di tutte le aziende sanitarie, oltre a quelle pediatriche, durante il convegno nazionale “La ricerca clinica parla europeo, la nuova sfida per istituzioni ed imprese”, organizzato da Aifa e Farmindustria. Nel triennio 2012-14 c'è stato un incremento del numero di sperimentazioni sia for che no profit, malgrado una riduzione dei finanziamenti. Un risultato ottenuto nonostante permangano numerose criticità: dall'assenza, nel 30% dei casi, di una struttura dedicata alla sperimentazione, alla lunghezza dei tempi di approvazione dei progetti, alla scarsità di spazi e personale dedicati alla ricerca. È importante che sia diffusa a tutti livelli, nelle Aziende sanitarie, una cultura organizzativa che favorisca la sperimentazione, spiega Petralia. Per questo il nostro progetto, che avrà una durata di sei mesi, indagherà il punto di vista di principal investigator e industrie farmaceutiche, evidenziando e diffondendo le buone prassi del sistema. L'eccellenza del capitale umano del SSN potrà trovare terreno fertile per competere e attrarre ricercatori e investimenti, obiettivo attorno al quale è nato il nuovo regolamento europeo. Abbiamo di fronte la scadenza dell'ottobre 2018 per farci trovare pronti alle nuove norme: l'obiettivo è fare dell'Italia un hub internazionale della sperimentazione clinica: e questo si potrà fare solo integrando competenze e responsabilità in un lavoro a rete tra pari in cui tutti gli Attori possano valorizzare le rispettive specificità.


© RIPRODUZIONE RISERVATA