Lavoro e professione

Appropriatezza/ Sondaggio Fimmg: «Decreto incrina rapporto di fiducia con i pazienti»

di Centro studi Fimmg

Il decreto appropriatezza è stato accolto dai mmg con grande preoccupazione e disagio. E se molti Mmg (41%) riferiscono di avere avuto, in questi giorni, una maggior attenzione nella prescrizione diagnostica (il 37% ha cercato di applicare il DM e un 10% ha direttamente evitato di prescrivere gli esami citati), decisamente prevalente è l’opinione di chi ritiene che il provvedimento incida in modo fortemente negativo nel rapporto fiduciario con il paziente sino a causarne motivo di conflitto (risposta “Molto” nel 47% del campione, “Abbastanza” nel 39% alla specifica domanda).
È quanto emerge da un’indagine del Centro studi della Fimmg, su un campione rappresentativo di oltre mille medici.
Il 90% dei medici di medicina generale intervistati ritiene che il Dm potrebbe condizionare sfavorevolmente anche il rapporto tra mmg e specialisti, riverberando così ulteriormente il conflitto sull'assistito. La maggioranza del campione non crede che il Dm possa produrre risparmio complessivo per il Ssn e tantomeno una vera maggiore appropriatezza nell’attività prescrittiva.
«I medici ritengono che questo decreto condizioni fortemente le attività di prevenzione e diagnosi precoce che appartengono da sempre alla Medicina generale, tanto da farlo interpretare, dalla grande maggioranza, come un atto di smantellamento del Ssn sul territorio a favore del mondo delle assicurazioni» dichiara Giacomo Milillo.
«E se i medici hanno mostrato disappunto e preoccupazione, reazioni di indignazione e protesta sono emerse direttamente dagli assistiti», sottolinea Paolo Misericordia, responsabile del Centro studi della Fimmg.
I medici riferiscono atteggiamenti prevalenti di incomprensione e delusione da parte dei pazienti e molto spesso anche di rabbia.


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