Lavoro e professione

Ddl Omnibus e osteopati, evitare confusione tra «tecnica» e «professione»

di Angelo Mastrillo (Università di Bologna, segretario Conferenza nazionale corsi laurea professioni sanitarie)

La presentazione dei due nuovi emendamenti da parte della Presidente De Biasi in Commissione XII Sanità del Senato, giovedì 7 scorso, ha riacceso l'attenzione e le perplessità da parte di varie organizzazioni del settore, compreso quello Accademico.
In quest'ambito diventa di attualità la mozione che lo scorso anno, il 14 aprile 2015, la Conferenza Permanente delle Classi di Laurea delle Professioni Sanitarie adottò contro l'ipotesi della istituzione di un Corso di Laurea per Osteopati.
La Conferenza evidenziò che è fondamentale evitare la confusione tra “tecnica” e “professione”, ed in particolare non si deve trasformare una tecnica o un approccio terapeutico in una professione a se stante.

Pertanto, non esitò a esprimere ai Ministeri dell' Università e della Salute e al Parlamento la contrarietà alla creazione di corsi di laurea in osteopatia e alla creazione di una figura professionale autonoma per la pratica di questa tecnica. D'altra parte, la contrarietà ad istituire nuovi percorsi formativi universitari era stata esplicitamente dichiarata dalla Commissione V Bilancio in ottobre scorso. I nuovi emendamenti sono quindi in antitesi con la posizione della Commissione Bilancio.


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