Lavoro e professione

Da Fnomceo il punto sulla professione a Rimini. Ecco il decalogo per il medico del futuro

di Barbara Gobbi

Come sarà il medico del futuro? La categoria farà il punto su se stessa in occasione della Terza Conferenza nazionale della professione medica e odontoiatrica a Rimini, dal 19 al 21 maggio. Lo ha annunciato la presidente della Fnomceo Roberta Chersevani, spiegando che l’obiettivo, al termine di un biennio più che difficile per i camici bianchi e per la tenuta del Ssn, è lavorare uniti per valorizzare, in definitiva, quel rapporto medico-paziente che «è il ponte che non vogliamo far crollare».
A tracciare la sintesi dei propositi di una Federazione sempre più impegnata, negli ultimi mesi, a farsi portavoce di malesseri, istanze e difese della sanità pubblica - si pensi agli Stati generali di ottobre e alla manifestazione di piazza con i sindacati di novembre - è il segretario nazionale Luigi Conte. Secondo il decalogo che ha annunciato, traccia dei lavori di Rimini, il medico in Italia nei prossimi anni dovrebbe essere:

1) proattivo nell’affrontare l’innovazione, partendo dalle proprie radici;
2) detentore di competenze professionali che continuamente sviluppa e mantiene aggiornate;
3) detentore di un metodo scientifico e attento alla produzione di nuove conoscenze;
4) attento alla dimensione etica quotidiana della profesisone, partendo dall’adesione alle pratiche raccomandate e sostenute da evidenze scientifiche;
5) capace di esercitare una leadership professionale rispetto a colleghi, professionisti, pazienti e persone assistite;
6) cosciente del proprio ruolo sociale e politico: il fatto di poter intervenire sulla salute e sulla vita conferisce un “potere” di “tutela e protezione” (advocacy);
7) cosciente di essere un attore economico: determina e gestisce risorse economiche ingenti;
8) capace di ascoltare e comunicare con la persona nel bisogno in una unica e irripetibile relazione;
9) capace di tenere conto della dialettica tra risposta alla singola persona e quella alla comunità (Public Health);
10) attento a perseguire il miglioramento continuo proprio e dell’organizzazione in cui è inserito, oltreché a dimostrarlo


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