Lavoro e professione

Art. 22, Intersindacale spaccata: nessuna unanimità su atto di indirizzo, numero chiuso, formazione in medicina generale

A poche ore dall’invio della lettera alla ministra della Salute da parte dell’intersindacale si sancisce una nuova divisione del fronte sindacale sulla bozza del ddl ex art. 22 del Patto per la Salute. Fp Cgil Medici, Cisl Medici, Uil Fpl Medici, Smi e Simet scrivono infatti alla ministra Beatrice Lorenzin e al coordinatore della Commissione Salute, Antonio Saitta precisando di non aver condiviso tre punti: sulla valutazione dell'Atto di indirizzo, sull'accesso alla facoltà di medicina, sul corso di formazione in medicina generale. Rimane, invece, invariato il giudizio positivo su quanto già definito e concordato nella cosiddetta Vertenza Salute del 9 marzo .

«Smi, Fp Cgil Medici, Cisl Medici, Uil Fpl Medici e Simet - si legge in una nota congiunta - ribadiscono la netta contrarietà al passaggio dell'Intersindacale in cui si parla di 'entrare nella fase risolutiva degli accordi delle convenzioni, che devono accogliere gli intendimenti delle recenti integrazioni all'atto di indirizzo'. Queste sigle infatti, come è noto, hanno infatti sempre contestato “l'ultima integrazione all'atto di indirizzo che nei fatti supera l'h24 a favore dell'h16 a danno dell'assistenza notturna dei cittadini e degli stessi medici della guardia medica”».

No anche al giro di vite sull’accesso a Medicina. «Si contesta, quindi, la richiesta di intervenire con un maggiore rigore e 'maglie più strette' nell'accesso al corso di laurea in medicina e chirurgia - continua la nota - in quanto si considera più corretto percorrere altre strade». Smi, Fp Cgil Medici, Cisl Medici, Uil Fpl Medici e Simet propongono, infatti, che «vada rivista tutta la problematica dell'accesso al corso di laurea, garantendo a tutti gli aspiranti medici l'accesso iniziale, con una selezione successiva in base a criteri oggettivi».

Infine, i sindacati ritengono non più derogabile «la trasformazione del corso di formazione in medicina generale in una specializzazione universitaria, ancorché con formazione sul territorio, così come avviene negli altri paesi europei, con equiparazione delle borse di studio tra gli attuali medici formandi e specializzandi».

Ecco il testo della lettera:

In riferimento alla lettera dell'intersindacale del 6 giugno 2016 relativa alla valutazione separata del punto b) del documento sull'art. 22 del Patto per la Salute presentato dalle Regioni, le scriventi organizzazioni sindacali comunicano che non avevano condiviso la necessità di “entrare nella fase risolutiva degli accordi delle convenzioni, che devono accogliere gli intendimenti delle recenti integrazioni all'atto di indirizzo”.
Le scriventi OO.SS hanno infatti sempre contestato l'ultima integrazione all'atto di indirizzo che nei fatti supera l'h24 a favore dell'h16 a danno dell'assistenza notturna dei cittadini e degli stessi medici della guardia medica.

Le scrivente organizzazioni sindacale comunicano di non aver condiviso neanche la richiesta di“ intervenire con un maggiore rigore e maglie più strette nell'accesso al corso di laurea in medicina e chirurgia”, in quanto ritengono che vada rivista tutta la problematica dell'accesso al corso di laurea, garantendo a tutti gli aspiranti medici l'accesso iniziale, con una selezione successiva in base a criteri oggettivi.

Le scriventi OO.SS ritengono, inoltre, non più derogabile la trasformazione del corso di formazione in medicina generale in una specializzazione universitaria, ancorché con formazione sul territorio, così come avviene negli altri paesi europei, con equiparazione delle borse di studio tra gli attuali medici formandi e specializzandi.
Ribadiscono, infine, la condivisione e la richiesta di tutti i punti della Vertenza Salute portata avanti unitariamente con tutte le altre OO.SS ed esprimono una forte preoccupazione per la mancata convocazione che era stata concordata per la data odierna.

Pina Onotri, segretario generale SMI
Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil Medici e Dirigenti SSN
Biagio Papotto, segretario generale Cisl Medici
Roberto Bonfili, coordinatore nazionale Uil Fpl Medici
Mauro Mazzoni, segretario nazionale Simet


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