Lavoro e professione

Onotri (Smi) su Convenzione MG: «Atto d’indirizzo da ritirare. No all’h16 e all’uso distorto delle risorse per i “capetti” delle Aft»

di Sindacato medici italiani-Smi

Pina Onotri, segretario generale del Sindacato dei Medici Italiani, è intervenuta all’iniziativa del 9 giugno contro l’h16 a Bari, anche sulle polemiche in corso derivanti della pubblicazione in questi giorni dellabozza di convenzione e sul contenuto stesso del documento. «Povera Italia - ha affermato Onotri - si fanno accordi ad excludendum, riunioni informali, come avvenuto con il famigerato Atto di indirizzo che elimina l'assistenza medica notturna, e demolisce un tassello fondamentale della nostra sanità pubblica. Assistiamo a un ministro della salute, che racconta ufficialmente davanti al Parlamento come è nato quel testo e il sindacato chiamato in causa che, in diverse interviste, smentisce queste affermazioni della Lorenzin. Il che è gravissimo. Chi dice la verità? Non solo: l’assessore della regione Lombardia, Massimo Garavaglia, presidente del Comitato di settore-Sanità delle Regioni, che risponde “picche” alle osservazioni critiche dello stesso ministero della salute e che “confessa” tranquillamente che l'articolato è già pronto.
«Ciliegina sulla torta - continua Onotri - viene pubblicata in questi giorni la bozza della Convenzione: ebbene per alcuni lo scandalo è che i giornalisti facciano il loro lavoro. Che cultura autoritaria c’è dietro a questa polemica contro la stampa? Ma ci chiediamo: non sono più gravi tutti gli episodi precedentemente citati, queste pratiche vecchie e stantie di chi mortifica la democrazia e le regole della partecipazione sindacali? Qui qualcuno ha la coda di paglia, si fa e disfa la sanità pubblica, saltando il Parlamento, violando le leggi, utilizzando uno strumento come un atto di indirizzo e si discute di una anticipazione giornalistica. Grottesco!».

«Sull’h16 si amplia il fronte dei contrari e l'attenzione delle forze politiche - aggiunge invece Ludovico Abbaticchio, presidente regionale Smi Puglia - come testimoniano le dichiarazioni, tra gli altri, di importanti esponenti della scena nazionale come Dario Ginefra, coordinatore dei deputati pugliesi del Partito Democratico, come Marco Lacarra, consigliere regionale e componente commissione sanità, nonché segretario regionale sempre del Pd, Francesca Bottalico, assessore al welfare del Comune di Bari, che ha portato l’impegno del sindaco di Bari, Antonio Decaro, quindi: Michelangelo Cavone, consigliere dell'area metropolitana sempre del capoluogo pugliese, e Gianni Fasano sindaco di Toritto e portavoce dei piccoli comuni della Bassa Murgia. Tutte adesioni che vanno sulla linea della presa di posizione anche dell'Anci Puglia e che dimostrano quanto sia sbagliata la ricetta di demolizione dell'assistenza medica notturna, prospettata dal coordinatore della Sisac, Vincenzo Pomo».
«Infine nel merito della bozza - conclude Onotri - è figlia dell'atto di indirizzo, con tutte le proposte sbagliate che abbiamo denunciato in questi mesi, a partire dall'h16, fino all’uso distorto delle risorse per pagare i futuri “capetti” delle Aft, che saranno l’emulazione delle cattive pratiche clientelari-sindacali di certe aziende ospedaliere. Si ritiri l’atto di indirizzo, si potenzi la guardia medica, invece di demolirla, e il 118, già in affanno. Si prevedano risorse, si avvii una riforma complessiva”.


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