Lavoro e professione

Ricerca, prosegue a oltranza l’occupazione dell’Iss da parte dei precari

Si inasprisce la protesta dei precari dell’Istituto superiore di sanità (Iss), che chiedono di essere stabilizzati e che la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, rispetti gli impegni presi su questo punto. Hanno trascorso la notte nell’Istituto e da ieri mattina occupano l’Aula Magna dell’ente. Lo rende noto il sindacato Usb P.I., sottolineando che l’occupazione è stata deliberata da un’assemblea a cui hanno partecipato circa 200 lavoratori.

I lavoratori precari chiedono il rispetto degli impegni assunti pubblicamente dal ministro Lorenzin sulla stabilizzazione di tutti i precari Iss. Al momento «non ci sono i presupposti per interrompere la protesta - dichiara Cristiano Fiorentini, dell’Esecutivo Nazionale Usb P.I. -. Serve un piano complessivo di stabilizzazione che comprenda tutti gli oltre 500 precari dell’Istituto, altrimenti dovremmo trarre la conclusione che il ministro Lorenzin e il governo tutto hanno preso in giro i lavoratori precari dell’Iss».

«Riteniamo - rileva Fiorentini - che sia difficilmente sostenibile per questo governo, che si rappresenta come innovativo, rimangiarsi un investimento sulla ricerca sanitaria
quantitativamente irrisorio per la legge di stabilità, ma di grande significato su un tema molto sentito dai cittadini come quello della salute e di ritorno concreto per il Paese. L’Iss è
un ente fondamentale per il Servizio sanitario nazionale svolgendo funzioni di controllo, di ricerca e di intervento nelle emergenze sanitarie. Se così non fosse, Lorenzin e il presidente Renzi lo dicano chiaramente e la smettano di riempirsi la bocca con gli elogi sulla Ricerca, sui ricercatori e sulla retorica della fuga dei cervelli».

«Oggi - conclude il rappresentante Usb - continuano le votazioni alla Commissione Bilancio e solo l’approvazione dell’emendamento con una cifra congrua per la stabilizzazione dei precari può far terminare l’occupazione».


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