Lavoro e professione

Toscana, stabilizzati 130 precari del 118. Esulta lo Smi: «Nostra vittoria»

Otto anni di trattative, stati di agitazione, manifestazioni davanti alle istituzioni, martellanti campagne di stampa. Tutto ciò per creare le condizioni per attaccare e dare risposte al precariato nel settore del 118 toscano. Questo il commento di Nicola Marini, responsabile nazionale 118 convenzionato: «La Regione Toscana ha, infine, accettato le richieste dello Smi di trasformare il rapporto di lavoro convenzionale da tempo determinato a tempo indeterminato. Il criterio ispiratore, suggerito da Smi, si fonda sulla necessità di non disperdere le professionalità acquisite, negli anni, da parte di tanti giovani medici che hanno svolto la loro attività sul territorio e nei Pronti soccorso, con una formazione professionale continua che costituisce garanzia per la vita e la salute della cittadinanza tutta». Il 118 è un ambito cruciale per l'integrazione ospedale - territorio nel riordino del Servizio sanitario regionale e nell'ottica di efficienza, efficacia, risparmio. Stabilizzare i giovani medici d'emergenza significa investire sul futuro - conclude - lo Smi è su questa “Nuova Frontiera “ di sviluppo, tutela, promozione delle giovani generazioni».


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