Lavoro e professione

Ocse e The Lancet: sprecati 2 euro su 10 tra sovra e sotto utilizzo di servizi e prestazioni sanitarie

da Gimbe

«La serie di The Lancet e il rapporto Ocse sono perfettamente in linea con quanto riportato dal Rapporto sulla sostenibilità del Ssn 2016-2025, presentato dalla Fondazione Gimbe lo scorso 7 giugno presso il Senato della Repubblica. Secondo le nostre stime, infatti, in Italia circa 11 miliardi di euro/anno vengono erosi da sovra- e sotto-utilizzo di servizi e prestazioni sanitarie, a cui si aggiungono oltre € 13 miliardi relativi a frodi e abusi, acquisti a costi eccessivi, complessità amministrative e inadeguato coordinamento dell'assistenza». Lo afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe.

Diversi i messaggi chiave lanciati dagli autori della serie di The Lancet: sovra-utilizzo di interventi sanitari di efficacia non dimostrata e sotto-utilizzo di interventi sanitari efficaci convivono in tutti i sistemi sanitari a livello di popolazioni, percorsi assistenziali e singoli pazienti, peggiorando esiti clinici, psicologici e sociali, determinando una impropria allocazione di risorse e generando sprechi evitabili. Gli esempi di sovra-utilizzo riportati sono innumerevoli: TAC e RMN per lombalgia e cefalea, antibiotici per infezioni virali delle vie respiratorie, densitometria ossea, test pre-operatori (ECG, Rx torace, ecostress) in pazienti a basso rischio, antipsicotici negli anziani, nutrizione artificiale in pazienti con demenza in fase avanzata e in pazienti oncologici terminali, catetere vescicale a permanenza, imaging cardiaco in pazienti a basso rischio, screening oncologici di efficacia non documentata (PSA, CA-125), tagli cesarei senza indicazioni cliniche.

«Considerato che la maggior parte degli interventi sanitari si colloca in un'area grigia, dove il profilo rischio/beneficio non è così netto – continua Cartabellotta – è indispensabile prendere in considerazione le preferenze dei pazienti. Ecco perché è impossibile migliorare l'appropriatezza degli interventi sanitari senza un coinvolgimento di cittadini e pazienti attraverso il processo decisionale condiviso, strategia di efficacia documentata per ridurre sprechi, aspettative irrealistiche di malati e familiari e contenzioso medico-legale».

Alla serie di The Lancet fa eco il rapporto dell'Ocse che denuncia sprechi e inefficienze in tutti i sistemi sanitari: clinici (overuse e underuse), amministrativi e conseguenti a frodi e abusi, in linea con la tassonomia di Don Berwick già ripresa dal Rapporto Gimbe e adattata al contesto italiano. In particolare, visto che la spesa sanitaria ha ripreso a crescere nella maggior parte dei Paesi dell'Ocse, il report rileva che ogni € 10 spesi in sanità sino a 2 vengono sprecati, in quanto non migliorano la salute e il benessere delle persone o addirittura li peggiorano: un'enorme opportunità dunque per recuperare preziose risorse ed aumentare il value for money.

«È fonte di grande soddisfazione – conclude il presidente della Fondazione Gimbe – constatare che la serie di The Lancet e il report dell'Ocse confermano le basi scientifiche del Rapporto Gimbe sulla sostenibilità del Ssn, le cui proposte sono dunque condivise a livello internazionale. In particolare, il processo di disinvestimento e riallocazione suggerito dal nostro Rapporto viene legittimato come strategia irrinunciabile per garantire la sostenibilità di tutti i sistemi sanitari, che richiede una vera e propria “chiamata alle armi” di tutti gli stakeholders del Ssn».


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