Lavoro e professione

Ddl Lorenzin: osteopati in pressing per il riconoscimento a professione sanitaria

Un italiano su tre conosce l’osteopatia e uno su cinque, vale a dire 10 milioni di italiani, si è rivolto ad un osteopata. Il 70% di chi va dall’osteopata lo fa per curare dolori muscolo scheletrici e il 90% si dichiara molto o abbastanza soddisfatto. E’ la fotografia scattata nell’indagine “Gli italiani e l’osteopatia d’Italia”, realizzata per il Registro degli osteopati (Roi) dall’Istituto di ricerca Eumetra Monterosa.

«I dati di questa prima Indagine sull’osteopatia in Italia devono essere uno stimolo fortissimo per portare a termine il percorso, già approvato dal Senato e fermo alla Camera che, nell’articolo 4 del Ddl Lorenzin, prevede il riconoscimento dell’osteopatia come professione sanitaria - ha commentato Paola Sciomachen, presidente del Roi -. I dati dimostrano che l'osteopatia è scelta e apprezzata da milioni di cittadini come sistema di cura ed è quindi già una professione radicata che deve essere riconosciuta».

L’indagine “Gli italiani e l’osteopatia” ha anche evidenziato i fattori di scelta dell’osteopata e, come accade spesso in ambito sanitario, è il passaparola il canale principale attraverso il quale si seleziona il proprio osteopata. L’evidenza più interessante è, però, che più di un terzo degli italiani che si rivolgono a un osteopata lo fa su consiglio dei medici stessi. Questo risultato, secondo il Roi « dimostra come l’osteopatia sia già, nei fatti, una professione “integrata” con le altre, in un sistema di cura che vede la salute del paziente al centro di un disegno che abbraccia e interessa più discipline».
«Il Roi ha sempre sottolineato l’importanza di un’integrazione tra l’osteopatia e le altre professioni sanitarie, come già avviene quotidianamente nella pratica clinica - ha aggiunto Sciomachen -. L’osteopatia è una professione autonoma con un suo specifico approccio clinico al paziente e un proprio campo di intervento che riguarda la disfunzione somatica, di competenza esclusivamente osteopatica».

Alla domanda sui fattori che potrebbero favorire il diffondersi dell’osteopatia, quasi un italiano su due ha indicato il riconoscimento ufficiale della professione, insieme alla copertura dei trattamenti da parte del Ssn (43%), alle detrazioni fiscali (21%) e alla copertura assicurativa delle cure (21%), condizioni che si potrebbero realizzare solo a seguito del riconoscimento e di cui oggi gli italiani non possono usufruire.
L’indagine, infine, rileva, da una parte, l’esigenza di maggiore chiarezza sui benefici delle cure osteopatiche (59% degli italiani) e, dall’altra, un interesse verso tutela e sicurezza: oltre l’80% degli italiani dichiara, infatti, di sentirsi più garantito se il professionista osteopata è iscritto a un’associazione.


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