Lavoro e professione

Smi su specializzazioni: «Bene Miur su graduatoria unica e macrosedi, ora più contratti»

di Sindacato medici italiani (Smi) Formazione e Prospettive

La ministra dell’Istruzione, dell’Università e della RicercaValeria Fedeli ha comunicato che il nuovo concorso per le scuole di specializzazione mediche subirà delle modifiche: le più importanti sono certamente la graduatoria unica nazionale e le macrosedi per lo svolgimento del concorso. Queste modifiche sono per Smi Formazione e Prospettive un grande risultato, perché l’area giovanile del Sindacato dei Medici Italiani si è sempre battuta, anche in sede ministeriale , perché queste proposte venissero analizzate ed approvate.
Corre l’obbligo di ricordare che più volte, attraverso lettere e comunicati, Smi Formazione e Prospettive ha dichiarato quali modifiche fossero necessarie al fine di rendere il concorso il più equo possibile. Il tutto è stato ribadito direttamente lo scorso 26 luglio, quando una delegazione del Sindacato dei Medici Generali, composta dal segretario generale Pina Onotri, dai vice-coordinatori di Smi Formazione Prospettive Donata Carollo e Martino Calianno, e dagli altri dirigenti della sezione giovani Marco Alise e Paola Gennaro ha incontrato per il Miur la prof.ssa Mila Spicola. Proprio in quella occasione la delegazione ha consegnato un documento per riformare il concorso di specializzazione.

Le modifiche auspicate sono:
- Individuazione di un’unica sede di concorso o di “macrosedi” con modalità di svolgimento uguali tra di loro (distanza standard tra i computer, capienze sovrapponibili, pannelli separatori, videosorveglianza, ecc…)
- Istituzione di una graduatoria unica generale, al fine di ridurre i tempi di scorrimento e azzerare la perdita di borse
- Riformulazione delle domande del concorso affinché ci sia una netta prevalenza di domande di area clinica
- Riduzione dell'importanza del curriculum vitae
Per Paola Gennaro, dirigente dello Smi Formazione e Prospettive: «Questa decisione di sabato è motivo di grande soddisfazione, soprattutto per la sezione giovani dello Smi, perché è evidente che il lavoro del ministero nella modifica dell'accesso alle SSM si sia svolto nel solco delle nostre proposte. Questo ci stimola ad andare avanti consci che la strada è quella giusta, e che i nostri interlocutori sono attenti nel valutare quanto di buono possa venire dalle associazioni sindacali. Un doveroso ringraziamento, anche personale, a chi si è impegnato per avviare il nostro dialogo con il ministero, cioè la prof.ssa Spicola, e chi è stato fondamentale tramite tra noi e lo staff dell'allora sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone. A tutte le parti interessate va il nostro grazie, ma anche la consapevolezza che dopo questo buon inizio c'è ancora molto da fare».

Per lo Smi è da sottolineare positivamente la volontà di ascolto del ministero che ha raccolto le istanze che venivano dai giovani medici, ma nonostante l'importanza dei risultati ottenuti, lo Smi insiste e propone un tavolo di collaborazione e dialogo permanente con il Miur e pone l'attenzione su altri punti critici irrisolti, ovvero:
- Che venga rispettata la data ultima del mese di ottobre per lo svolgimento della prova, senza ulteriori slittamenti
- Che il numero dei contratti messi a disposizione sia maggiore rispetto agli anni precedenti
- Che sia al più presto messa a disposizione dei medici una bibliografia con i testi e le linee guida cui fare riferimento per la preparazione al concorso


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