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Via al 31° congresso Sigot: la fotografia dell’Italia over 65

Geriatri a congresso nella città più vecchia d’Italia
L'Italia e soprattutto la Liguria, secondo tutti gli indici statistici, non sono proprio un paese per giovani. Ma chi sono gli anziani oggi? Non è più una questione di convenzioni o etichette, dicono gli esperti. In un mondo dove ci sono novantenni fragili e disabili e novantenni in grado di correre la maratona, pensare alla soglia dei 65 anni, per definire gli anziani è ormai una classificazione superata. Ne sono convinti i geriatri, che da domani fino al 9 giugno si trovano, per la prima volta a Genova, tra le città più anziane d'Italia, per il loro 31° congresso nazionale.
«Il mondo della terza età è per definizione eterogeneo – spiega Alberto Ferrari, presidente Sigot – e la sola età anagrafica non ci permette di fare particolari valutazioni. La geriatria sta compiendo un percorso più articolato il cui obiettivo è quello di creare degli strumenti, scientificamente validati, che permettano la misurazione delle diverse componenti (o “dimensioni”) che vanno a definire la persona anziana: biologica, cognitiva, motoria, socio-economica, oltre che clinica. Il fine ultimo è programmare piani d'azione del tutto personalizzati. Considerato il trend demografico, che vede l'invecchiamento progressivo della popolazione, il nostro futuro – conclude Ferrari – dipenderà anche dalla capacità della geriatria italiana ed europea di proporre alle persone e alle istituzioni modelli di assistenza, che possano garantire l'invecchiamento attivo e in salute».

Liguria record over 60
Secondo gli ultimi dati Istat in Italia la popolazione over 65 passerà dai 13 milioni (21,7% della popolazione totale) del 2015 ai 20 milioni (32,6%) nel 2065. Partendo da questa fotografia, si può approfondire considerando l'indice di dipendenza, che evidenzia, quante persone con 65 anni e oltre ci sono in rapporto alla popolazione attiva (15-64 anni), ed anche qui l'Italia, ha il record, con il più alto indice: 30,4% vs 25,4% della media europea.
Liguria la regione più vecchia, rappresenta per la UE il banco di prova, su cui modellare il futuro. La regione Liguria, dove su 1.575.000 persone oltre 540.000 mila sono over 60, rappresenta la reale fotografia di quello che, tra qualche anno, succederà nel resto dell'Europa. Per questo motivo la UE ha dichiarato la regione “reference site”, ovvero un sito di riferimento, dove poter sperimentare soluzioni e modelli assistenziali all'avanguardia nella gestione delle persone anziane, con l'obiettivo di garantire loro il miglior invecchiamento possibile.
«La nostra particolare realtà demografica regionale, riconosciuta con l'indicazione del “reference site” da parte della Ue – spiega Alberto Pilotto, presidente del congresso Sigot e direttore della Geriatria dell'Ospedale Galliera di Genova – ci ha permesso di condurre una valutazione multidimensionale su 600 anziani nell'area metropolitana della città che ha reso una fotografia preziosa. I risultati dimostrano che oltre il 50% degli ultrasessanticinquenni sono “robusti” (cioè “attivi e in salute”), circa il 35% è a rischio di fragilità, mentre il 15% degli anziani è decisamente “fragile”, cioè a rischio di eventi negativi come cadute, ricovero in casa di riposo o in ospedale. Ciò è in linea con quanto dichiarato dall'OMS che già sottolineava come accanto ad anziani “in gamba” esista una fetta della popolazione che invecchia male e che circa i due terzi degli europei in età pensionabile è afflitta da almeno due malattie croniche. Essere riusciti a realizzare questa prima stratificazione è stata una delle basi di partenza del progetto europeo MPI_AGE (Multidimensional Prognostic Index), che abbiamo coordinato assieme ai colleghi di Padova e che dopo tre anni di lavoro presenterà i risultati finali proprio nel Congresso Nazionale SIGOT di Genova».

Il finaziamento Ue
Il Progetto Mpi_age: co-finanziato dalla UE, promosso dalla Società Europea di Geriatria (EUGMS), 3 anni di lavoro, 22 partner europei ed extra europei coinvolti, 30 lavori scientifici prodotti. Si tratta di un modello innovativo che permette di rilevare i reali bisogni della persona anziana. In concreto l'MPI (Multidimensional Prognostic Index) è un indice numerico che permette di misurare in maniera oggettiva quanto una persona è fragile o quanto è a rischio di diventarlo. Questo fornisce alle equipe multidisciplinari geriatriche la possibilità di programmare e attuare piani di azione personalizzati che possano essere modulati, a seconda delle necessità, sia in prevenzione che in terapia.
Dalla Sigot le principali cause di fragilità della persona anziana. Secondo gli esperti le più frequenti cause di fragilità della persona anziana sono: combinazioni di più malattie croniche, abuso di farmaci, disabilità funzionale, deficit cognitivi, malnutrizione, ridotta od assente autonomia nel movimento ed isolamento sociale .


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