Lavoro e professione

L’indagine sugli svapatori assolve (per ora) la sigaretta elettronica

di Riccardo Polosa (direttore Uoc Medicina Interna e Centro per la Prevenzione e Cura al Tabagismo, Policlinico Vittorio Emanuele Catania)

Molto poco si conosce sugli effetti a lungo termine derivanti dall'uso di sigarette elettroniche. Nell'esaminare questi effetti sulla salute, è importante considerare però che è difficile (se non impossibile) distinguere gli effetti provocati dall'esposizione regolare all'aerosol delle e-cig, dagli effetti già causati nel fumatore dal precedente uso di sigarette convenzionali, a meno che non si effettuino studi su utilizzatori regolari di sigarette elettroniche che non hanno mai fumato. Questo è stato il nostro punto di partenza.
Gli svapatori adulti sono stati identificati tra un pool di clienti regolari di vape shops locali. I proprietari dei negozi, che ci avevano già aiutato in un precedente studio, sono stati istruiti a chiedere ai loro clienti regolari alcune domande sulla loro storia tabagica e sulla sigaretta elettronica utilizzata. I clienti che non avevano mai fumato o che avevano riferito di aver fumato meno di 100 sigarette durante la loro vita sono stati definiti come non fumatori e considerati probabili candidati per l'inclusione nello studio. Dovevano inoltre essere svapatori regolari da almeno 3 mesi.
I candidati sono stati poi invitati ad un controllo medico gratuito presso il Centro per la Prevenzione e la Cura del Tabagismo dell'Università di Catania, durante il quale sono stati verificati i segni vitali (pressione sanguigna, frequenza cardiaca, peso corporeo) e misure di funzionalità polmonare, sintomi respiratori e infiammazioni delle vie aeree (livelli di ossido nitrico [eNO], e ossido di carbonio [eCO]).
Sono stati reclutati 9 svapatori regolari non fumatori (età media di 29,7 anni), e come gruppo di controllo persone che non avevamo mai fumato né svapato nella loro vita, scelte tra lo staff dell'ospedale.
I soggetti sono stati seguiti per tre ulteriori visite di follow-up, programmate annualmente per un massimo di 3,5 anni, in cui venivamo misurati gli stessi parametri della baseline per verificare eventuali cambiamenti. Le visite di follow-up sono state effettuate a 12, 24 e 42 mesi dalla baseline. Alla terza visita, gli svapatori hanno avuto la possibilità opzionale di sottoporsi a HRCT polmonare.
Tutti gli svapatori sono stati esposti quotidianamente a emissioni di aerosol di sigaretta elettronica per più di 4 anni con un consumo medio di 4 ml di liquido al giorno. Non sono stati rilevati cambiamenti significativi nel periodo di osservazione rispetto alla linea di partenza, né tra gli svapatori e i soggetti del gruppo di controllo. Inoltre, non sono stati individuati risultati patologici sull'HRCT dei polmoni e nessun sintomo respiratorio è stato segnalato nel gruppo degli svapatori.
Quindi, sebbene non si possa escludere che qualche danno possa verificarsi nelle fasi successive, questo studio ha dimostrato che non vi sono particolari preoccupazioni per la salute associata all'uso a lungo termine della e-cig in utenti relativamente giovani.


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