Lavoro e professione

Riforma Madia, Anaao: «Ombre sulla credibilità del Governo»

Una mancata corrispondenza tra il testo della riforma del Pubblico impiego approvato dal Consiglio dei Ministri il 19 maggio e il testo pubblicato in Gazzetta ufficiale, con la scomparsa in quest'ultimo del riferimento alla salvaguardia della Ria. Per questo la Direzione Nazional Anaao Assomed, riunita a Villasimius il 9 giugno 2017, approva la relazione del Segretario Nazionale che stigmatizza tale mancanza, gettando un'ombra sulla credibilità del Governo e del Ministro della Funzione Pubblica e mette un'ipoteca negativa sulla trattativa contrattuale rendendo ancora possibile il furto di circa 100 milioni di euro delle risorse accessorie dei medici e dei dirigenti sanitari. Non può non preoccupare questo persistente atteggiamento punitivo del Governo verso i lavoratori pubblici e quelli della sanità in particolare».

«Le parole d'ordine dell'Anaao per la tornata contrattuale sono già state enunciate. Occorre, da oggi in poi - si legge in una nota dell’organizzazione sindacale - cominciare a declinarle in proposte precise, che traducano in atti regolamentari le aspettative delle categorie professionali, a cominciare da un deciso miglioramento delle condizioni di lavoro attraverso una riduzione dei carichi lavorativi, anche al fine di garantire una piena sicurezza delle cure».

La Direzione Nazionale si impegna inoltre, a partire dall'emanazione dell'atto di indirizzo, «a mettere in campo un processo elaborativo e di proposta per assumere il ruolo di terminale essenziale, insieme alla Conferenza Permanente dei Segretari Regionali e all'Esecutivo Nazionale, della trattativa contrattuale e fa appello a tutti gli iscritti affinché si facciano interpreti del malessere e del disagio diffuso nella categoria per favorire le opportune soluzioni a livello contrattuale».

La Direzione nazionale e l'Associazione tutta «condannano la persistente assenza di governo politico della sanità pubblica in Campania e in Calabria, che tiene la salute dei cittadini in ostaggio di faide tra partiti politici. La Direzione Nazionale fa appello al Presidente della Repubblica affinché intervenga per evitare la sospensione di un diritto costituzionale nei confronti di una parte non marginale della popolazione».

Infine «la Direzione Nazionale auspica una puntuale emanazione dei decreti attuativi previsti dalla L. 24/2017, in modo da permetterne una compiuta applicazione, e una riforma degli ordini professionali che favorisca l'accesso al voto ed alla partecipazione di fasce sempre più estese della categoria, richiamando tutti gli iscritti al massimo impegno nelle prossime elezioni per il rinnovo dei Consigli direttivi degli Ordini provinciali».


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