Lavoro e professione

Bilancio sociale del Banco farmaceutico: nel 2016 raccolti 1,8 mln di farmaci

Nel 2016, Banco Farmaceutico ha raccolto 1.791.042 farmaci, per un valore economico pari a 14.890.966 euro. Con i medicinali donati – grazie a oltre 14mila volontari, 3.681 farmacie e 35 aziende farmaceutiche - sono state aiutate oltre 557.000 persone in difficoltà, assististe da 1.663 enti caritativi convenzionati con la Fondazione Banco Farmaceutico onlus. In 17 anni di attività (febbraio 2000 - luglio 2017) Banco Farmaceutico ha raccolto e donato oltre 9,7 milioni di farmaci, per un valore economico superiore a 73 milioni di euro. Sono i dati esposti durante la presentazione del Bilancio Sociale 2016, che si è svolta oggi presso la sala stampa del Comune di Milano.

Durante la presentazione, inoltre, è emerso come nel 2016, il rapporto tra costi totali e valore dei farmaci erogati sia stato pari al 5,71%. Nel 2015, il rapporto era pari al 6,02%. Nel 2014, al 7,32%. Nel 2013, al 9,59%. Il rapporto indica un trend in costante miglioramento: la compressione dei costi evidenzia la solidità finanziaria e patrimoniale di Banco Farmaceutico e deriva da una gestione attenta e dall'adeguatezza strutturale dell'opera.

Nel 2016, Banco Farmaceutico è intervenuto anche per rispondere a gravi emergenze sanitarie sul fronte internazionale:

•Su richiesta di AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) sono stati consegnati 60.503 farmaci (pari a 368.228 euro) in Grecia, all'organizzazione internazionale “Doctor of the World” per rispondere alla mancanza di medicinali degli ospedali del Paese.

•In collaborazione con il Ministero degli Esteri, e AIFA sono stati inviati 99.533 farmaci (714.408 euro) all'ospedale di Misurata (Libia)

•Sono stati inviati 5.421 medicinali (49.896 euro) in Venezuela, dove la carenza di farmaci è sempre più drammatica, sia nelle farmacie sia negli ospedali (l'operazione è ancora in corso: ad oggi sono stati inviati quasi 19.000 farmaci, per un valore di circa 120mila euro).
Nel 2017, sono giunte richieste di cooperazione internazionale dall'Afghanistan, dall'Iraq, dalla Siria e dal Sud Sudan.

«In Italia, 1 persona su 2 ha rinunciato ad acquistare farmaci per ragioni economiche. La fragilità, ormai - spiega Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus - lambisce anche il ceto medio, mentre le persone in condizioni di povertà assoluta sono 4,7 milioni. Gli effetti della crisi persistono, ma la generosità degli italiani aumenta: moltissimi donatori (privati cittadini e aziende) consentono a Banco Farmaceutico di generare del bene per l'intera comunità. La collaborazione tra terzo settore, enti assistenziali, farmacie e aziende farmaceutiche – sviluppatasi in un quadro di regole certe e meccanismi certificati di tracciabilità del farmaco - rappresenta un'esperienza virtuosa, che può costituire un valore aggiunto per il sistema Italia nell'ottica della candidatura ad ospitare la sede dell'European Medicines Agency. D'altra parte, la presenza dell'Ema a Milano favorirebbe un contesto in grado di dare una spinta decisiva al circuito delle donazioni».

«Ogni inverno collaboriamo con Banco Farmaceutico - racconta l'assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino - sostenendo l'approvvigionamento dei farmaci che sono destinati alle strutture per i senza fissa dimora che gestiamo con il Terzo Settore. La consegna di farmaci da banco raccolti grazie alla generosità dei milanesi permette di aiutare moltissime persone che altrimenti non potrebbero essere curate. Questo riguarda anche molte persone in difficoltà economiche che grazie a Banco Farmaceutico possono accedere ai farmaci che altrimenti non riuscirebbero ad acquistare. Milano è una città molto generosa che ad ogni campagna di raccolta risponde con grande partecipazione. Mi sembra giusto ringraziare ancora una volta i nostri concittadini per questa costante attenzione ai più fragili».

«La mia presenza a Milano - sottolinea Lucia Ercoli, direttrice dell'Istituto di Medicina Solidale - ha due obiettivi: testimoniare l'importanza del lavoro svolto da Banco Farmaceutico a favore di tutte quelle associazioni come la nostra che sono a contatto con le povertà e il disagio sociale ed economico; ribadire la necessità di fare rete tra le diverse realtà della società civile – in base al principio di sussidiarietà - per essere più efficaci e concreti al fianco di chi si trova in stato di disagio e di emarginazione a Milano come a Roma».

«Il 2016 è stato il primo anno di attività - afferma Giuliano Salvioni, presidente dell'Associazione Banco Farmaceutico Milano onluser l'Associazione Banco Farmaceutico Milano onlus. Nell'Anno Santo della Misericordia abbiamo cercato soprattutto di imparare da chi assiste poveri e bisognosi; abbiamo così incontrato persone ed esperienze virtuose sia tra le realtà del privato sociale milanese, sia a livello istituzionale. Sono stati messi a disposizione un totale di oltre 85mial farmaci, soprattutto nell'ambito del Piano Emergenza Freddo durante l'inverno e nell'assistenza a profughi e migranti nella stagione estiva».


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