Lavoro e professione

Atto indirizzo Medicina convenzionata, i sindacati rilanciano sul piano politico

di Fimmg, Fimp e Sumai

«Accogliamo con apprezzamento il lavoro svolto da parte del Presidente del comitato di settore Massimo Garavaglia che, raccogliendo l'invito del Ministro Lorenzin, ha provveduto all'aggiornamento dell'atto di indirizzo per il rinnovo della medicina convenzionata». Così i tre rappresentanti della medicina convenzionata, Silvestro Scotti, Segretario Fimmg, Antonio Magi, Segretario Sumai Assoprof e Giampietro Chiamenti, Presidente Fimp.
«Fondamentale, per tale apprezzamento, rimane anche quanto condiviso con i rappresentanti delle Regioni da Scotti, Magi e Chiamenti durante l'incontro convocato da Stefano Bonaccini, Presidente della Conferenza delle regioni, in cui si è creato un favorevole clima di dialogo che ha determinato l'accoglimento della nostra richiesta di confronto politico costante tra le nostre OOSS e le massime rappresentanze delle Regioni sui temi da affrontare nell'ACN ma anche per un nuovo modello di relazioni che cerchi di conciliare le esigenze delle categorie con quelle delle amministrazioni regionali, una sorta di unità di crisi che permetta di affrontare gli impegni dei prossimi mesi con particolare riferimento alla finanziaria e conseguentemente al Fsn, cominciando già dopo la pausa estiva però da approfondimenti ulteriori sul Piano Nazionale Cronicità. Su tali temi riteniamo comunque necessario mantenere attivi i nostri propositi di azioni sindacali, in attesa di tutte le verifiche necessarie partendo dal superamento della bozza precedentemente proposta per l'ACN».
«Il nuovo ACN – affermano i tre segretari – innanzitutto potrà dare, adesso, risposte e chiarezza al dovuto ristoro economico atteso dalle categorie da troppi anni, e dovrà in una nuova proposta della parte tecnica, la Sisac, rappresentare l'occasione per uno vero sviluppo delle cure territoriali e un miglioramento della capacità assistenziale a favore dei cittadini. Con il Ministero della Salute, Beatrice Lorenzin, e con le Regioni - hanno aggiunto Scotti, Magi e Chiamenti – abbiamo trovato sintonia su metodo e contenuti di discussione adesso si va alla prova dei fatti, e vogliamo essere moderatamente ottimisti sulla possibilità che stia veramente cambiando qualcosa per la medicina territoriale ma soprattutto per i nostri assistiti».


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