Lavoro e professione

Professioni sanitarie, iscrizioni al rush finale: 24mila posti in palio

di Angelo Mastrillo (segretario Conferenza corsi di laurea professioni sanitarie)

Si avviano a conclusione le iscrizioni per l'esame di ammissione del 13 settembre ai corsi di laurea delle professioni sanitarie. Dai bandi dalle varie Università si rileva che le scadenze vanno dal 31 luglio di Ancona e Catania al 4 agosto di Pisa, al 7 di Siena, al 10 di Torino e all' 11 agosto di Firenze e Bari. A seguire tutte le altre: con il 22 agosto Pavia, Bologna, Modena e Perugia; il 23 Milano Bicocca e Verona; il 24 agosto Brescia, Udine, Parma, Ferrara, Parma e Salerno; il 25 Genova, Napoli Vanvitelli, Roma Campus e Roma Sapienza; il 28 agosto Novara, Milano Statale, Trieste, L'Aquila, Chieti e Messina; il 29 Roma Cattolica e Sassari, il 30 Palermo, il 31 Roma Tor Vergata e Napoli Federico II. Infine, a settembre, l' 1 Milano Humanitas, Campobasso e Cagliari e, a chiudere, Padova e Foggia il 6 e 7 settembre.

La ripartizione dei posti comprende circa 440 corsi e 720 sedi, quasi come lo scorso anno.
A contendersi i 24.069 posti messi a bando potrebbero essere, analogamente allo scorso anno, circa 86 mila studenti, con un rapporto di 3,5 domande per un posto.

Le date degli esami sono in settembre: il 13 per tutte le 37 Università Statali, mentre per le non statali il 6 Roma Cattolica, il 7 Roma Campus e Milano Humanitas. Novità per Milano S. Raffaele che fissa date diverse per ognuno dei tre corsi: il 2 settembre Igienista Dentale, il 5 Fisioterapista e il 6 Infermiere. Mentre Medicina e Chirurgia insieme a Odontoiatria è il 5 set-tembre nelle 37 Università Statali.

Confermata la ripartizione dei 60 quiz oggetto della prova su 5 cinque argomenti: con 2 quiz per cultura generale, 20 per ragionamento logico, 18 su biologia; 12 per chimica e 8 per fisica e matematica.

La graduatoria viene quindi stilata in base alle risposte ai quiz: con 1,5 punti per ogni risposta esatta, nessun punto per risposta non data e –0,4 per risposta sbagliata.
I questionari sono predisposti autonomamente dalle rispettive Università e quindi possono essere diversi per ogni Ateneo, mentre sono uguali per tutti i corsi attivati dallo stesso Ateneo. Diversi sono anche i criteri per la definizione delle graduatorie che sono con due diverse tipologie.

Per “punteggio” con priorità alla classifica generale sulla prova d'esame e secondariamente alla scelta, favo-rendo così la possibilità di sfruttare le seconda e terza opzione. Riguarda la maggioranza delle 41 Università.

Per “preferenza” in cui prevale prima la scelta del corso e poi il punteggio conseguito, sfavorendo le successive opzioni. Riguarda le dieci Università di Milano Statale, Brescia, Trieste, Udine, Genova, Chieti, Foggia, Napoli Federico II, Catania e Cagliari.

La scelta del corso e dell'Università
Mentre per la scelta della sede prevale la logistica del-la residenza, diventa più difficile la scelta sui 440 corsi disponibili rispetto alle 22 tipologie di Corsi e profes-sioni. I più ambiti restano Fisioterapista e Logopedista, rispettivamente con 14 e 9 domande per un posto; se-guiti da Dietista e Ostetrica con 8, Tecnico di Radiolo-gia a 5, Igienista Dentale e Tecnico Neurofisiopatolo-gia a 3. Dopo queste le altre professioni fra cui Infer-miere con 1,6. Le domande non coprono invece i posti per il corso di Assistente Sanitario.

Scelta secondo gli sbocchi occupazionali
Altrettanto importante per la scelta è la situazione occupazionale. Anche se ancora alto e al primo posto assoluto per l'insieme delle Professioni sanitarie, infatti il 67% dei laureati dell'anno 2015 lavora ad 1 anno dalla Laurea - con un aumento di 4 punti percentuali sull'anno precedente - va valutato con attenzione per ognuno dei 22 Corsi. Infatti ci sono valori diversi fra i primi cinque posti, con 87% Igienista Dentale, 85% Fi-sioterapista, con l' 82% Logopedista e Audioprotesista e Podologo con l'81%. A metà classifica Infermiere con il 70% e sopra la media del 67%, mentre agli ultimi posti si trovano con il 35% Tecnico di Laboratorio, Tecnico di Radiologia e Tecnico Audiometristi, infine con il 32% Tecnico di Fisiopatologia Cardiocircolatoria.

La consultazione diretta sul sito di Alma Laurea permette di valutare in dettaglio la situazione per ogni corso e per ogni Università, sia per gli sbocchi occupazionali che per l'opinione degli studenti e dei laureati sui corsi di studio.

Tassa d'iscrizione
Ogni Ateneo stabilisce autonomamente la tassa di iscrizione che, in media, è di 55 € come lo scorso an-no, con i costi più alti di Roma Cattolica a 120 €, Hu-manitas e S. Raffaele di Milano con 110 €, con 100 € Novara e Napoli Vanvitelli, e con 90 € Messina; se-guono tutte le altre attorno a 50 €.

Rispetto allo scorso anno ci sono solo tre variazioni, l'aumento di Humanitas da 90 a 110 € e di Pavia da 55 a 60 €. L'unica Università che riduce è Trieste da 45 a 30 €.
Fra le meno care si confermano le Università della Sardegna, con Sassari a 25 € e Cagliari a 22 €, men-tre la tassa più bassa riguarda Varese con 22 € e infi-ne Milano Bicocca che conferma 10 € e che resta quindi la più economica.


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