Lavoro e professione

Incontro Sisac, Smi: «Sul tavolo le criticità risorse e fughe in avanti delle Regioni»

di Smi-Sindacato medici italiani

«La categoria ha bisogno di un nuovo accordo di lavoro, è dovere di tutti cominciare a dare risposte al fortissimo disagio dei medici, ragione per cui è bene che tutti i Sindacati siedano finalmente allo stesso tavolo. Ciò detto, rimangono dubbi e perplessità per le risorse previste, che sono inadeguate rispetto alle funzioni, sempre più complesse, richieste al medico di medicina generale. Lo stanziamento previsto in finanziaria copre appena i dieci anni di vacanza contrattuale, a fronte, appunto, di un aumento dei compiti professionali e purtroppo, spesso, degli oneri burocratici». Così la segretaria dello Smi, Pina Onotri, dopo il primo incontro Sisac-sindacati dei medici convenzionati.
«Non solo - aggiunge - è forte la preoccupazione sia per l'assenza di governance nazionale della sanità pubblica, alla luce del nuovo piano sulla cronicità e dei Lea, sia per i continui attacchi delle Regioni all'organizzazione delle cure primarie, del sistema di emergenza e della continuità assistenziale, nonché per i diversi interventi a livello periferico di disapplicazione degli accordi di lavoro nazionale: in Basilicata, Abruzzo, Sicilia, Veneto, Lombardia, solo per citare alcuni esempi.
«Sul tavolo - conclude Onotri - rimango anche altre questioni da affrontare: la riforma dell'accesso, il nodo della responsabilità professionale, una modifica della regolamentazione sulle astensioni dal lavoro, anche alla luce di quanto sta avvenendo in Veneto con la proclamazione dello sciopero telematico. Oggi riparte la discussione, il prossimo appuntamento il 17-18 ottobre».


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