Lavoro e professione

Superamento del precariato, Anaao: «Adesso si può, adesso si deve»

«La circolare del Ministro Madia sulla stabilizzazione del precariato di lungo corso ha esteso ai Dirigenti sanitari degli Enti del Ssn le possibilità previste dall'articolo 20 del D.lgs 25 maggio 2017 n. 75 che in prima istanza aveva escluso i Dirigenti in toto. È stato, così, riconosciuto quanto Anaao Assomed va affermando da anni, ovvero la specificità della Dirigenza medica e sanitaria rispetto alla restante Dirigenza pubblica per formazione, modalità di reclutamento, funzioni e riferimenti giuridici». Lo dichiara in una nota il principale sindacato dei medici ospedalieri.

La circolare consente la stabilizzazione dei precari con anzianità di servizio di almeno tre anni che hanno superato procedure selettive, tipo avvisi pubblici per titoli e/o esami: «In pratica - continua l’Anaao - tutti i Dirigenti sanitari a tempo determinato, essendo stati assunti con selezione pubblica per titoli, sarebbero stabilizzabili, non solo inseriti nelle graduatorie dei concorsi a tempo indeterminato. Non rileva giuridicamente il fatto che la Regione sia eventualmente in piano di rientro, né che l'Ente sia Irccs, Izs o ente di ricerca. Inoltre la stabilizzazione è possibile anche se il triennio a tempo determinato è stato fatto altrove e ha la precedenza sulle procedure di mobilità. Quanto al costo, esso è praticamente nullo, essendo tali Dirigenti già in servizio e retribuiti».

«L'appello più volte inoltrato, in tempi non sospetti, negli incontri e negli interventi di Anaao Assomed al Governo affinché non venisse dimenticato il precariato medico e sanitario - conclude la nota - è stato ascoltato, ma adesso deve essere concretamente realizzato. Le Aziende hanno un alibi in meno dietro cui nascondersi, e se vogliono possono da subito procedere alla stabilizzazione. Se non lo fanno devono assumersi le loro responsabilità. I precari hanno contribuito non poco alla difficile tenuta del sistema e a limitare il disagio dei cittadini di un servizio sanitario tagliato e sotto-finanziato».


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