Lavoro e professione

Contratto, gli infermieri si mobilitano. Saitta (Regioni): Servono risorse

di Lucilla Vazza

Il nuovo contratto non ingrana e gli infermieri proclamano la mobilitazione nazionale. Lo annunciano in una lettera i sindacati Nursind e Nursing Up all'indomani dell'incontro all'Aran per il rinnovo del Ccnl del comparto Sanità. Le sigle hanno scritto alla Conferenza Stato Regioni, al Comitato di Settore Regioni-Sanità, al ministro della Funzione Pubblica e alla presidenza Aran.
Al centro della richiesta aumenti di stipendio e riconoscimento giuridico delle mansioni professionali, altrimenti sarà sciopero generale. Finora, spiegano, «non è ancora stata data risposta su alcuni temi critici per la professione: risorse da destinare al passaggio contrattuale di categoria degli infermieri, risorse necessarie per la creazione dei nuovi profili di esperto e specialista, riconoscimento e remunerazione dei tempi che il personale utilizza per indossare la divisa, per il passaggio delle consegne, per garantire l'aggiornamento professionale, libera professione». Intanto, denunciano: «sulla categoria continua a pesare l'aumento delle cronicità e dei pazienti e l'apertura dei servizi sanitari nelle 24 ore». Si legge nella lettera inviata oggi «Nel caso in cui la pubblica amministrazione dovesse persistere nel proprio atteggiamento di ottusità rispetto alle legittime richieste contrattuali avanzate dalle scriventi OO.SS. a difesa degli interessi dei professionisti rappresentati, e quindi non dia all'Aran le necessarie indicazioni affinchè di ciò si tenga conto nell'ambito delle attuali trattative in corso, preannunciamo già da oggi la mobilitazione del personale infermieristico del comparto sanità che potrà trovare anche esito in uno sciopero-manifestazione nel periodo pre-elettorale ovvero in una serie di scioperi articolati su tutto il territorio nazionale».

Saitta (Regioni): «Servono risorse per il rinnovo dei contratti»

Sulla questione dei rinnovi contrattuali di dirigenza medica e comparto Sanità è intervenuto oggi Antonio Saitta, coordinatore della commissione Sanità della Conferenza delle Regioni. «È necessario - spiega Saitta - che il Governo metta a disposizione risorse per il rinnovo del contratto del comparto sanitario e dei medici di famiglia». Le Regioni hanno già accantonato circa 600 milioni per coprire i costi del rinnovo a livello nazionale, a fronte di una spesa stimata di 1,4 miliardi. «Il rinnovo del contratto è un atto non più rinviabile – rileva Saitta - per cui l'impegno delle Regioni nei confronti del Governo proseguirà nelle prossime settimane».


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