Lavoro e professione

Contratto dirigenza medica e sanitaria, Palermo (Anaao): «Senza esclusività nel monte salari avremo un problema grosso come una casa»

di Rosanna Magnano

Ripristinare livelli di concertazione adeguati, garantire la certezza attuativa degli accordi e una soglia del 51% delle deleghe sindacali per la validità degli accordi periferici. Sono queste le richieste dell'Intersindacale della dirigenza medica e sanitaria sui quali prosegue il confronto tecnico all' Aran, in attesa di una risposta dal Mef sulla pietra angolare della nuova stagione contrattuale, ovvero l'inclusione dell'indennità di esclusività nel monte salari per il calcolo dell'aumento del 3,48 per cento.

«All'incontro di questa mattina - spiega Carlo Palermo, vice segretario nazionale vicario di Anaao - abbiamo fatto qualche passo in avanti sulle relazioni sindacali. Verso il recupero di un livello di concertazione sofisticato e non formale e assicurando la certezza attuativa delle intese. Un tema imprescindibile, perché è inutile firmare un contratto nazionale che poi viene sistematicamente disatteso a livello locale. E poi abbiamo chiesto maglie più strette sulla rappresentatività degli accordi periferici fissando l'asticella al 51 per cento. Perché chi firma un contratto deve essere qualificato.

Che risposta si aspetta dal Mef e che accadrà se sarà negativa?
Se dicono di no abbiamo un problema grosso come una casa. Bisognerà immaginare un percorso di trattativa più lungo e attendere il nuovo governo. Oltre a una posizione certa da parte delle regioni, che potrebbero anche assumersi le loro responsabilità. Al di là dell'appoggio dato nelle scorse settimane dal presidente del Comitato di settore, Massimo Garavaglia. Che però è in uscita. Solo questa svolta potrà consentire al tavolo di andare avanti. Per ora proseguono gli incontri tecnici e il prossimo sarà dopo Pasqua.

Insomma il nuovo contratto è appeso a un filo?
Si spera che a breve arrivi una risposta dal ministero dell'Economia, entro marzo. Se sarà negativa lo scenario sarà molto problematico. Non si tratta solo di una partita economica ma di una domanda politica. Chiediamo di rinsaldare il rapporto di esclusività del medico con il Servizio sanitario nazionale.


© RIPRODUZIONE RISERVATA