Lavoro e professione

Farmacisti, ecco il nuovo Codice deontologico: paletti etici per le società di capitali e spazio alla pharmaceutical care

di Rosanna Magnano

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24 Esclusivo per Sanità24

Il nuovo codice deontologico dei Farmacisti - approvato il 7 maggio scorso dal Consiglio Nazionale della Fofi - si aggiorna per ribadire i principi etici della professione alla luce dell'apertura alle società di capitali introdotta dalla legge sulla concorrenza (124/2017) , così come delle evoluzioni dell’attività professionale. Facendo quindi spazio alla Pharmaceutical care e al nuovo ruolo del farmacista nel monitoraggio dell'aderenza terapeutica. Il nuovo Codice, per essere applicabile - ricorda Federfarma - deve essere prima recepito dall’Ordine territoriale con delibera del proprio Consiglio direttivo.

«Il primo e macroscopico cambiamento che deriva dalla Legge sulla annuale sulla Concorrenza - sottolinea il presidente della federazione degli ordini dei farmacisti, Andrea Mandelli - è che da oggi è possibile che il titolare della farmacia non sia un professionista soggetto al Codice deontologico. Due le conseguenze. La prima è che abbiamo ribadito fin dal primo articolo non solo la libertà e l’indipendenza della professione, ma anche la sua autonomia rispetto ad altre considerazioni». Nel nuovo Codice è infatti scritto esplicitamente che il farmacista deve operare tenendo “sempre presenti i diritti del malato e il rispetto della vita, senza sottostare ad interessi, imposizioni o condizionamenti di qualsiasi natura". «Inoltre -precisa Mandelli - laddove nel testo precedente si faceva riferimento al titolare, per esempio per il rispetto degli obblighi professionali, oggi ci si riferisce al direttore della farmacia che è il responsabile del presidio».

Tra le altre novità, l'ampliamento dei principi fondamentali sui quali deve essere basata l’attività del farmacista con l'inserimento del principio di universalità del Servizio Sanitario Nazionale, della presa in carico del paziente e sottolineando in maniera più marcata il rispetto della vita e dei diritti del paziente.

Nel nuovo Codice deontologico si pone inoltre l'accento sulla rafforzata partecipazione del farmacista al processo di cura, inserendo un nuovo articolo dedicato alla Pharmaceutical care (art. 13) e all’introduzione dei nuovi servizi in farmacia, la cui prestazione dovrà avvenire “nel rispetto della normativa vigente e in conformità alle Linee Guida approvate dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Farmacisti”.

Riformulato anche l’articolo sulla farmacovigilanza (art. 10), con l’aggiunta di due commi dedicati, uno all’aderenza alle terapie (anche ai fini di un corretto governo della spesa farmaceutica), l’altro alla collaborazione con il medico ed il Ssn nell’appropriatezza terapeutica.

Sul fronte dell'aggiornamento professionale del farmacista, nell’art. 11 è stato inserito un esplicito richiamo al Dossier Formativo di Gruppo della Fofi, fortemente voluto dalla Federazione per «consegnare agli iscritti all’Albo un percorso formativo coerente col proprio profilo professionale».

Infine all'articolo 31 si è tenuto conto del la riforma operata con il Decreto Bersani, che ha visto l’apertura degli esercizi di vicinato. «A tal proposito - sottolinea la Fofi - si segnala che nel suddetto articolo si affida il citato ruolo di garanzia del rispetto delle disposizioni del Codice al farmacista responsabile di tali esercizi commerciali».


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