Lavoro e professione

Professioni sanitarie, 30mila preiscrizioni al Maxi Ordine in due settimane

di Red. San.

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I professionisti sanitari dei 19 profili coinvolti nel nuovo Maxi Ordine rispondono compatti all'appello e a due settimane dall’avvio delle iscrizioni ai 17 albi, le pre-iscrizioni sono già 30mila. «Un dato molto importante che esprime una risposta sensibile e matura da parte della popolazione professionale interessata», si legge in una nota .

Per le 19 professioni sanitarie coinvolte - le 17 per le quali il Dm di marzo ha istituito gli albi più i Tecnici sanitari di radiologia medica e gli Assistenti sanitari, già ordinati negli ex Collegi Tsrm e Ipasvi - l’Ordine ha richiesto «impegno politico, responsabilità e senso dello Stato (si pensi, a esempio, alla scelta di rinunciare al proprio Ordine a favore di un progetto comune)», continua la nota.

Ora che, finalmente, c’è sulla carta, costruire l’Ordine comune richiede tanto buonsenso e impegno, anche economico da parte di ogni singolo professionista che vi si iscrive, così come da decenni fanno le professioni sanitarie precedentemente ordinate: Medici, Infermieri, Ostetriche, Tecnici di radiologia, Assistenti sanitari.

«È un impegno economico - sottolinea il Tsrm Pstrp - che va letto come un investimento a garanzia della salute dei cittadini, a favore della crescita culturale delle professioni sanitarie, nonché della loro tutela giuridica».

La Legge 3/2018 ha ribadito in modo chiaro l’obbligatorietà di iscrizione all’albo: “Per l'esercizio di ciascuna delle professioni sanitarie, in qualunque forma giuridica svolto, è necessaria l'iscrizione al rispettivo albo” [Capo II, art. 5, comma 2].

Sui termini entro i quali i professionisti si devono iscrivere c’è, invece, ancora confusione. «L’invito che rivolgiamo al mondo professionale è che in caso di dubbi o perplessità si rifaccia sempre e soltanto al quadro normativo. Tutto il resto è libera interpretazione, non necessariamente corretta, a volte pericolosa», avverte la nota.

Il rischio è quello infatti di incorrere nell'esercizio abusivo della professione. «L’esercizio di una professione sanitaria in assenza dell’iscrizione al relativo albo si configura come abusivo, perseguibile ai sensi dell’art. 348 del codice penale, così come modificato dall’art. 12 della legge 3/2018. Dal 1 luglio 2018 tutti i professionisti sono tenuti a presentare la domanda di iscrizione, essendo disponibili tutti gli elementi normativi, procedurali e tecnologici necessari: Art. 4 della legge 3/2018, DM 13 marzo 2018, procedura e portale».

Il periodo transitorio infatti non va inteso come un tempo per pensarci su. «I 18 mesi di cui all’art. 5 del DM 13 marzo 2018 - ribadisce il nuovo Ordine - non sono un lasso temporale a disposizione dei professionisti, cioè il tempo che hanno a disposizione ed entro il quale devono provvedere a iscriversi, bensì un tempo per gli Ordini che, in assenza delle commissioni d’albo, per al massimo un anno e mezzo potranno disporre dei RAMR (Rappresentanti designati dalle Associazioni maggiormente rappresentative), per la prima delle funzioni che la legge 3/2018 pone in capo alle stesse commissioni. Se così non fosse, in assenza delle commissioni d’albo, nessuno potrebbe proporre le iscrizioni dei professionisti al Consiglio direttivo dell’Ordine, precludendo a monte la possibilità di dare corso al disposto normativo di partenza».

La Fno Tsrm Pstrp, col supporto del Conaps, ha realizzato una procedura d’iscrizione completamente dematerializzata, attraverso il sito www.tsrm.org. Il portale, assicura la nota, è «altamente performante, in grado di sostenere migliaia di accessi simultanei, senza alcuna significativa criticità registrata. Di questo ci complimentiamo con Datakey, partner tecnologico, che col supporto delle opportune consulenze legali e fiscali, in poche settimane ha realizzazione il portale».

I Rappresentanti designati dalle Associazioni maggiormente rappresentative entreranno presto in funzione e svolgeranno, in seno all’Ordine territoriale, la funzione tecnico-amministrativa che gli attribuisce il DM 13 marzo 2018, principalmente per la valutazione dei titoli dichiarati da ogni singolo professionista.

«In definitiva - conclude il comunicato - la costituzione del maxi Ordine dei Tsrm Pstrp è il frutto di un coraggioso e abile gioco di squadra, nel quale Federazione nazionale, Conaps, Ordini territoriali, Associazioni maggiormente rappresentative e loro Rappresentanti valuteranno e certificheranno l’iscrizione all’Ordine dei singoli professionisti, garantendo la loro autenticità, mettendo così il Cittadino al riparo da coloro che millantano di esserlo. L’Ordine è l’unico concreto argine al fenomeno dell’abusivismo, fino a oggi crescente, oltre che un luogo di confronto e crescita valoriale, relazionale, progettuale e professionale».


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