Medicina e ricerca

Focus tumori cerebrali e novità su stroke e aneurismi. Neuroradiologi a congresso dal 16 al 20 settembre

di Mario Muto (direttore Neuroradiologia Ao Cardarelli Napoli - presidente 28° Congresso Ainr e 38° Congresso Esnr)

Un importante appuntamento con i maggiori esperti italiani e internazionali nell'ambito delle Neuroscienze per discutere e fare il punto su tutte le novità terapeutiche e chirurgiche relative a tumori cerebrali, stroke unit, aneurismi, ischemie, patologie pediatriche, malformazioni vascolari cerebrali e terapie mini invasive del rachide.
In Italia sono presenti circa 60 unità operative complesse di Neuroradiologia che svolgono attività diagnostica e terapeutica nel campo delle patologie cerebrali e spinali.

Il congresso avrà come tematiche principali un aggiornamento multidisciplinare sulle neoplasie cerebrali, un aggiornamento della diagnosi e terapia dello stroke ischemico ed emorragico, nonché aspetti di neuroradiologia funzionale e patologie pediatriche e spinali.
L'evoluzione nel campo della diagnostica per immagini dei tumori cerebrali è stata determinata non solo dall'avvento delle nuove tecnologie quali TC ed RM, ma anche dallo sviluppo di nuovi software applicativi e nuove sequenze che si sono rilevate essere utili non solo nella fase diagnostica iniziale, ma anche nel follow-up del paziente trattato prima chirurgicamente e poi con radio-chemioterapia.
Grazie a tali software è possibile effettuare un diagnosi differenziale tra una reale ripresa di malattia neoplastica rispetto a una pseudo-progressione morfologica, dato molto importante ai fini terapeutici.

Lo stroke ischemico e quello emorragico sono un’evenienza molto frequente, rappresentando una delle principali cause di mortalità e morbilità nei paesi occidentali.
La neuroradiologia interventistica ha sviluppato molte tecniche terapeutiche, sia per il trattamento degli aneurismi intracranici, ma recentemente anche per il trattamento dello stroke ischemico in fase acuta mediante disostruzione del trombo o trombo-aspirazione.
L'obiettivo delle tecniche mini-invasive nella terapia dello stroke acuto è la disostruzione meccanica-farmacologica del trombo responsabile della sintomatologia.
È fondamentale che le tecniche diagnostiche e terapeutiche vengano svolte in tempi brevi dall'inizio della sintomatologia acuta per evitare danni cerebrali, e proprio il trattamento endovascolare si è dimostrato molto efficace negli ultimi studi pubblicati.
Saranno discussi anche i risultati dei recenti progressi nel campo del trattamento endovascolare degli aneurismi cerebrali e nel trattamento mini-invasivo dei crolli vertebrali da osteoporosi o metastatici.
Il trattamento percutaneo del dolore vertebrale dovuto a crolli per le lesioni benigne e maligne del rachide è una terapia sempre più diffusa, che si può avvalere della semplice iniezione di cemento acrilico (vertebroplastica) o di sistemi di riespansione endovertebrale tipo stent, o ancora attraverso l'uso di un sistema combinato di radiofrequenza e iniezione di cemento, nel caso di metastasi vertebrali.
I migliori risultati clinici si ottengono nei gruppi di lavoro multidisciplinari e nel caso specifico del rachide da un team costituito da ortopedico, neurochirurgo, fisiatra, oncologo, radiologo e terapista del dolore, poichè la corretta selezione del paziente è fondamentale per il risultato terapeutico.
In particolare, nel caso del trattamento delle metastasi vertebrali , la radio e chemioterapia associati alla terapia medica riescono ad essere efficaci in circa il 75%, percentuale che tende ad aumentare se associamo anche la terapia con radiofrequenza e iniezione di cemento acrilico.
Anche i trattamenti percutanei per i pazienti affetti da sciatalgia da ernia discale sono una terapia diffusa, i cui risultati ancora una volta dipendono dalla corretta selezione dei pazienti.


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