Medicina e ricerca

Psoriasi: conoscere per curare e superare lo stigma (e la depressione)

di Sergio Chimenti (direttore Clinica dermatologica, Ordinario di Dermatologia, Università di Roma Tor Vergata)

La psoriasi è una malattia cutanea infiammatoria cronica ad alto impatto sociale e colpisce circa 125 milioni di persone nel mondo. In Italia si stima che sia affetto da psoriasi circa il 3% della popolazione, corrispondente a circa 2 milioni di individui.
Si ipotizza, tuttavia, che questa percentuale sia largamente sottostimata e che in realtà la patologia coinvolga una fascia della popolazione molto più ampia, probabilmente non dichiarata o non ancora diagnosticata.
Secondo quanto emerge da un'indagine condotta dal Censis i pazienti affetti da psoriasi devono affrontare un percorso diagnostico complesso: in 7 casi su 10 sono passati da uno specialista ad un altro per ottenere una diagnosi corretta e in 5 su 10 si sono rivolti in media a 4 diversi specialisti o Centri prima di individuare l'attuale interlocutore a cui affidarsi per le cure. Tutto ciò non fa che impattare ulteriormente sulla qualità di vita di questi pazienti già gravati dall'impatto psicologico della patologia che li fa vivere sospesi fra la paura dell'evoluzione della malattia (65%), la vergogna per i segni sul corpo (56%), la sensazione di essere percepiti dagli altri come contagiosi (52%) e l'ansia da ricomparsa dei sintomi, che nei casi più gravi sfocia in periodi di depressione (48%) e una generale insoddisfazione per la propria condizione di vita.

La psoriasi ha un forte impatto sulla vita delle persone
Il malessere fisico, i trattamenti molteplici e la sensazione d'imbarazzo sono ostacoli che il malato si trova ad affrontare quotidianamente. I malati di psoriasi spesso provano un senso di disagio dettato a volte dal “fenomeno della stigmatizzazione”.
La ricerca scientifica apre nuove prospettive di trattamento per la psoriasi che possono consentire, laddove il percorso diagnostico-terapeutico sia corretto e appropriato, di ottenere benefici in termini di efficacia e qualità della vita dei pazienti.
In questo scenario va anche considerata la crescita della spesa sanitaria a carico del Sistema sanitario nazionale avvenuta degli ultimi decenni, che obbliga le amministrazioni a fare una riflessione sull'ottimizzazione delle risorse e su una migliore allocazione delle stesse. Nella valutazione occorre considerare i costi diretti, indiretti e intangibili di una patologia come la psoriasi che necessita di cure per tutta la vita, il che equivale a una spesa sanitaria costante. Una corretta conoscenza di tutti i costi permetterebbe di valutare in maniera attendibile i risparmi che potrebbero derivare da una corretta gestione della patologia e dall'utilizzo delle più recenti terapie biotecnologiche, in grado di controllare la malattia e, al tempo stesso, assicurare un'elevata qualità di vita del paziente.

Il Tavolo multidisciplinare
Partendo da questo presupposto, con il contributo di Novartis, un Tavolo Multidisciplinare composto da specialisti in Dermatologia, Farmacologia, Farmaco-Economia, Medicina Generale, Farmacisti Ospedalieri e rappresentanti dei pazienti, ha prodotto un documento, firmato da cinque società scientifiche (Adoi, Sidemast, Sif, Sifo e Simg) e dall'associazione dei pazienti psoriasici Adipso, che fotografa i molteplici aspetti legati a questa patologia in Italia e suggerisce ambiti di miglioramento e possibili aree di intervento.
Anzitutto occorre una maggiore informazione e formazione dei medici di medicina generale, primo riferimento del paziente, nonchè un migliore collegamento fra dermatologi del territorio e centri di riferimento per la psoriasi, con una rete meglio distribuita sul territorio per abbreviare i tempi della diagnosi e migliorare l'accesso alle terapie e una più omogenea allocazione delle risorse che per le terapie più innovative che consideri i costi diretti, indiretti e intangibili della patologi. Solo così si potrà avere un modello organizzativo più efficace in termini di gestione del paziente e ottimizzazione della spesa e far sì che le persone affette da psoriasi possano veder garantito il proprio diritto a una tempestiva diagnosi, a un'assistenza sanitaria attenta alle loro necessità e alle migliori cure possibili sul mercato.


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