Medicina e ricerca

Il contribuito della logopedia nelle persone anziane e complesse

di Tiziana Rossetto (presidente Federazione logopedisti italiani)

Numerose sono le caratteristiche che contribuiscono alla identificazione del paziente complesso. Tali caratteristiche emergono soprattutto dalla letteratura geriatrica e da quella relativa alla disabilità congenite e acquisite e attengono ad aspetti sanitari, assistenziali, demografici e dell'ambiente fisico e sociale in cui le persone vivono. Su questi temi si è svolto il nostro intervento al 16° congresso nazionale della Associazione italiana di psicogeriatria, a Firenze, dal 14 al 16 aprile. Ed è in questo nuovo scenario che la disciplina logopedica interviene su una popolazione anziana, spesso istituzionalizzata. L'invecchiamento della popolazione e il conseguente aumento di incidenza e prevalenza di patologie cronico-degenerative hanno prodotto un incremento della domanda di un'assistenza sanitaria e riabilitativa sempre più complessa e multidisciplinare.
Viene richiesta una quantità e combinazione sempre maggiore di servizi sanitari e sociali, aumenta il numero di pazienti trattati da più di un professionista in ambito sanitario e/o sociale e, quindi più vulnerabili alle conseguenze di un cattivo coordinamento e di una scarsa comunicazione.
Il modello bio-psico-sociale è il nuovo paradigma al quale fare riferimento nell'agire riabilitativo, in particolare l'Icf (International Classification of Functioning Disabilities and Health), proposta dall’Oms, rappresenta uni strumento innovativo per obiettivi e struttura. L'Icf è quindi uno strumento per misurare e classificare la salute nella sua concezione multidimensionale, esso è in grado di eseguire una fotografia completa del paziente complesso di ogni età, in tutte le condizioni di salute e nei contesti ambientali più disparati fornendo allo stesso tempo, elementi per valutare aspetti negativi e positivi della salute.
La logopedia è una disciplina che interviene in tutto l'arco nella vita della persona, il generale allungamento della vita e del miglioramento degli standard qualitativi, ha permesso soprattutto nel nostro Paese, che si vivesse di più ma anche che ci si potesse ammalare di più.

Diviene sempre più urgente quindi:
1) una personalizzazione delle cure e di un sistema più orientato al paziente e ai suoi bisogni
2) un maggior coordinamento e integrazione tra servizi e tra professionisti per offrire a chi necessita di cure complesse il percorso più appropriato
3) la necessaria consapevolezza di raggiungere obiettivi di efficienza con interventi efficaci nella logica di una maggior sostenibilità del sistema sanitario messo a rischio anche da inappropriatezze
4) Formazione e competenze professionali adeguate e avanzate, per affrontare la complessità dell'agire in tale contesto
5) Rafforzare la cultura multidisciplinare e interprofessionale dalla formazione di base per tutte le Professioni Sanitarie

L'assessment dei bisogni legati alla comunicazione, al linguaggio e alle funzioni orali a cura del logopedista, non può prescindere da tale premessa, considerando la vulnerabilità e la fragilità di queste persone. Oltre alla definizione del bisogno specifico e di competenza del logopedista, occorre porre attenzione all'indice di gravità che dei bisogni secondo un sistema omogeneo e trasversale alle varie professioni per permettere ai vari operatori prospettive prognostiche e anche indicare ciò che il paziente è in grado di fare nel suo ambiente di vita se adeguatamente supportato (capacità) utili per migliorare la sua autonomia e qualità della vita.
La Federazione logopedisti italiani è impegnata da sempre per migliorare la qualità della professione del logopedista, rispondendo ai bisogni di salute del cittadino tenendo conto delle continue ricerche in ambito scientifico per una maggiore appropriatezza e sicurezza nelle cure di efficacia.
Auspichiamo che sempre di più si sviluppi una cultura di collaborazione e cooperazione in ambito scientifico e professionale trasversale tra i vari operatori per far fede ad un mandato che tutti noi abbiamo sottoscritto scegliendo questa Professione, ovvero permettere il Diritto di salute a tutti i cittadini sancito dalla nostra Costituzione in un sistema equo, accessibile e universale dove il diritto si coniughi al dovere di ognuno di noi a far si che questo modello si possa sostenere senza sprechi e malpratiche.


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