Medicina e ricerca

Malattie del sistema nervoso, le proiezioni della futura assistenza

di Leandro Provinciali (presidente Società Italiana di Neurologia e direttore della Clinica neurologica e del Dipartimento di Scienze neurologiche degli Ospedali riuniti di Ancona)

Nel corso del 47° Congresso della Società italiana di neurologia la sessione plenaria è stata dedicata all'organizzazione futura dell'assistenza neurologica, in proiezione futura.
Particolare attenzione è stata rivolta ad alcuni aspetti critici, quali le misure necessarie per fronteggiare la crisi sanitaria e la sostenibilità della sanità pubblica, l'organizzazione del sistema dell'urgenza, la redistribuzione fra ospedale e territorio nell'ambito delle malattie del sistema nervoso.
Molti elementi possono essere potenziati al fine di migliorare la risposta assistenziale alle malattie del sistema nervoso. E' evidente che le condizioni di acuzie neurologica motivano circa il 30% degli accessi al pronto soccorso e che richiedono competenze specialistiche, non surrogabili in altri settori dell'urgenza. A testimonianza di ciò, appare evidente come cure inappropriate possano comportare un ritardo nei provvedimenti assistenziali indispensabili ed un incremento consistente di spesa: questo si verifica in caso di ictus, trauma cranico spinale, perdita di coscienza, disturbo dell'equilibrio o del movimento, così come in presenza di altri sintomi neurologici. L'integrazione dei sistemi assistenziali dedicati all'urgenza con quelli riferiti al trattamento specifico delle malattie neurologiche risulta oramai un'esigenza indifferibile. In analogia con quanto realizzato nei sistemi sanitari più evoluti, il fattore tempo è considerato cruciale nella definizione degli esiti a malattie neurologiche ad esordio acuto. La realizzazione di un sistema efficiente di approccio all'urgenza consente di praticare trattamenti farmacologici e procedure diagnostiche che perderebbero la propria efficacia, se dilazionati nel tempo. Oltre a ciò, appare indispensabile definire precocemente le caratteristiche dei quadri clinici che si esprimono attraverso disfunzione del sistema nervoso, al fine di utilizzare con appropriatezza le strutture assistenziali dedicate. Nel nostro Paese meno del 40% delle manifestazioni neurologiche è trattato in ambito specialistico appropriato: tale approccio condiziona negativamente gli esiti clinici e la spesa sanitaria.
I modelli organizzativi più attuali limitano le attività di stretta competenza ospedaliera nell'ambito delle malattie del sistema nervoso. E' ormai evidente come possa essere delineata un'organizzazione più efficiente dell'assistenza in acuzie e possono essere dedicate a questa le integrazioni plurispecialistiche proprie della struttura ospedaliera; al contempo è indispensabile una maggiore integrazione con le strutture territoriali competenti per le malattie neurologiche a carattere degenerativo.
Negli anni che verranno saranno evidenti le ripercussioni del notevole incremento della longevità registrato nel nostro Paese: tali evidenze faranno crescere l'esigenza di strutture dedicate alla continuità assistenziale in grado di fornire le risposte appropriate, talora polispecialistiche o multiprofessionali, alle malattie evolutive del sistema nervoso. In alcune situazioni appare evidente il vantaggio fornito da strutture intermedie fra ospedale e territorio, al fine di realizzare una più efficiente integrazione fra specialisti e medici di medicina generale. E' infine evidente come la richiesta di competenze specifiche nelle fasi più avanzate delle malattie neurologiche, trattabili con approccio palliativo, richieda una disseminazione di professionalità idonee a migliorare l'efficienza assistenziale.
In molti ambiti appare evidente come l'appropriatezza degli interventi possa essere considerata una chiave essenziale all'offerta sanitaria. Con il cambiamento della gerarchia nell'ambito delle malattie socialmente più rilevanti diviene indispensabile la redistribuzione delle risorse, soprattutto strutturali, finalizzate ad offrire una migliore risposta alle esigenze di salute.
Il mondo neurologico si è particolarmente impegnato, nel corso degli ultimi anni, a potenziare ogni iniziativa finalizzata ad un incremento dell'efficienza nell'assistenza alle malattie del sistema nervoso.
Gli interventi attesi possono essere forniti senza difficoltà dalla comunità neurologica nazionale, il cui rilievo scientifico è ai primi posti della graduatoria europea e mondiale, con immediati benefici sulla popolazione italiana.


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