Medicina e ricerca

Quel che c’insegna l’ “epidemia” di meningite

di Carlo Signorelli (past president Siti - da “Siti-Igienisti on line)

I casi di meningite non sono aumentati ma, da alcune settimane, vengono tutti notificati dai media. Ne è conseguita un'epidemia mediatica con aspetti positivi (da cavalcare) e carenze del sistema che dobbiamo trovare il modo di correggere.
Tra le positività una rivalutazione dell'utilità dei vaccini nell'opinione popolare, la visibilità mediatica degli esperti di sanità pubblica e la maturata consapevolezza che, con razionali strategie vaccinali, i casi gravi di meningite si possono ridurre nei prossimi anni.

Ma in questi giorni annoveriamo anche altri aspetti meno edificanti: la mancanza di un'indicazione nazionale chiara sulle raccomandazioni alla vaccinazione, la gratuità del vaccino a macchia di leopardo che riapre il problema dell'equità dell'offerta, le carenze nelle forniture ed evidenze scientifiche deboli su aspetti controversi come l'incidenza dei casi nei vaccinati, le dinamiche di trasmissione delle meningiti non meningococciche, i tassi di notifica nelle diverse regioni anche in relazione alle modalità diagnostiche utilizzate. Su questi punti occorre un forte impegno (in primis del mondo scientifico) affinché il vantaggio di questa “bolla” mediatica non si ritorca contro.


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