Medicina e ricerca

Obbligo vaccinale negli operatori sanitari, decolla la Carta di Pisa

Una Carta per rilanciare il ruolo della vaccinazione per gli operatori sanitari, proprio perché in prima linea nell’assistenza. È la Carta di Pisa, elaborata a fine marzo nell’ambito del convegno Medice Cura Te Ipsum e lanciata alla (probabile) vigilia della pubblicazione del decreto legge sull’obbligo vaccinale a scuola. Firmatari, un gruppo di esperti, operatori e ricercatori e sette società scientifiche. Che partono da un presupposto: «Le evidenze correnti mostrano come l’adesione alla vaccinazione fra gli operatori sanitari (OS) non sia ottimale e, in alcuni casi, sia largamente insoddisfacente». Prova ne sono l’alto numero di casi di morbillo tra medici, infermieri e altri professionisti sanitari e «lo sconfortante tasso di adesione alla vaccinazione anti influenzale». Da qui la decisione di società scientifiche, scienziati, istituzioni ed esponenti della società cvile, di sostenere «senza riserve la pratica vaccinale», anche tra i colleghi in camice. Gli strumenti da attivare? Formazione, riconoscimento del ruolo cruciale degli OS nella divulgazione della cultura vaccinale, introduzione di forme di incentivazione e di dissuasione dalla mancata vaccinazione, implementazione di progetti di ricerca su sorveglianza e prevenzione delle malattie infettive.

Le priorità elencate nella Carta
1. Riconoscere il valore della vaccinazione negli OS
2. Ribadire il ruolo degli OS nel raggiungimento dell'obiettivo di eliminazione di morbillo e rosolia nel quadro degli accordi internazionali 3. Attuare azioni mirate alla formazione e consapevolezza dei rischi infettivi negli OS
4. Introdurre forme di promozione della vaccinazione e forme di incentivazione adeguate al contesto di lavoro degli OS.
5. Introdurre forme di obbligo laddove altre azioni mirate al raggiungimento degli obiettivi di copertura non abbiano funzionato
6. Migliorare la sorveglianza delle coperture vaccinali
7. Implementare progetti di ricerca multidisciplinari sui temi della sorveglianza e della prevenzione delle malattie prevenibili vaccinazioni


© RIPRODUZIONE RISERVATA