Medicina e ricerca

Menopausa: non è il viale del tramonto

di Rossella Nappi (professore associato Sezione di Clinica ostetrica e ginecologiadipartimento Scienze cliniche, chirurgiche, diagnostiche e pediatricheUniversità degli Studi di Pavia - Irccs Policlinico San Matteo)

Da tempo la ricerca medica ha trovato delle cure per il trattamento dei sintomi e delle conseguenze dovute alle carenze ormonali della menopausa; tuttavia sussistono ancora alcuni disturbi - sottovalutati e sottodiagnosticati - che incidono pesantemente sulla qualità di vita della donna. Uno di questi è l’atrofia vulvo-vaginale, una patologia che interessa circa il 50% delle donne in post-menopausa.

Ancora oggi il 63% delle donne non sa che l’atrofia vaginale è una condizione cronica destinata a peggiorare con il passare del tempo e che può provocare complicazioni che riguardano non soltanto la vita intima e di relazione, ma veri e propri problemi di salute che possono interessare anche l’apparato urinario, come per esempio cistiti ricorrenti, con uso ripetuto di antibiotici.

Bisogna, inoltre, precisare che l’atrofia non è semplicemente un disturbo femminile, ma ha un impatto rilevante anche sulla vita di coppia: il 77% degli uomini ha dichiarato che la partner evita l’intimità, addirittura il 22% delle donne dichiara di aver smesso completamente di avere rapporti (studio Closer 2013).

È importante, quindi, informare e sensibilizzare tutte le donne che presentano disturbi genitali e urinari in postmenopausa che molte cure sono possibili per l’atrofia vulvo-vaginale. È anche fondamentale “educare” i medici affinché prestino maggiore attenzione alla diagnosi e alla terapia di questa condizione cronica così rilevante per la vita della donna e della coppia. Infatti, secondo lo studio Eu Revive il 75 per cento delle donne si aspetta che siano i medici a iniziare la discussione sui sintomi menopausali e la salute sessuale, ma i dati raccolti suggeriscono che questo si verifica soltanto nell’11 per cento dei casi.

Le donne in menopausa sono una platea destinata a espandersi con il passare degli anni. Oggi su oltre 29 milioni di donne italiane, il 40,2 per cento ha un’età superiore ai 50 anni. Bisogna anche tenere presente che la donna over50 ha un ruolo sociale rilevante e non è pronta ad andare in pensione; per di più, mentre è professionalmente attiva (spesso sta ancora facendo carriera), spesso assolve anche compiti familiari. La menopausa, che ha a che vedere con la fine dell’età fertile non deve rappresentare più “il viale del tramonto” femminile come avveniva anni fa - e questo noi donne lo sappiamo bene - e dobbiamo esserne coscienti anche noi che, come medici, abbiamo il dovere di aiutare a vivere al meglio questa fase di naturale evoluzione del corpo femminile.

La menopausa indotta. Un’attenzione ancora maggiore dovrebbe essere prestata a un’altra categoria di donne più giovani, quelle che si trovano in menopausa indotta per ragioni oncologiche come, ad esempio, coloro che sono guarite dal tumore alla mammella.

L’alta incidenza di menopausa in questi casi è la conseguenza dell’effetto tossico dei trattamenti chemioterapici sulla funzione ovarica, e la severità dei sintomi dipende dall’entità del blocco dell’azione degli estrogeni da parte dei chemioterapici endocrini. Attualmente la prevenzione e la qualità delle cure donano a moltissime donne “il passaporto della guarigione”, ma la presenza di atrofia vaginale severa che, consegue alla menopausa prematura, influisce fortemente sull’universo intimo di coppia.

Anche in questo caso i numeri ci descrivono l’entità del problema, ogni anno circa 200mila donne sessualmente attive entrano  in menopausa dopo aver superato  tutti i trattamenti relativi al tumore della mammella. A queste pazienti, come a tutte quelle che soffrono del forte impatto dell’atrofia vulvo-vaginale sulla qualità della vita, possono e devono essere proposti trattamenti che hanno dimostrato di essere efficaci in un approccio multidisciplinare che sappia dare le risposte adeguate alle molteplici problematiche che influenzano il mondo intimo.


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