Medicina e ricerca

Il “delirium” nella persona anziana e nella malattia di Alzheimer

di Loredana Locusta, neuropsicologa Nucleo Alzheimer - Villaggio Amico Milano

Ancora poco studiato dalla comunità scientifica, il delirium è stato al centro del settimo convegno annuale organizzato da Villaggio Amico, la RSA situata alle porte di Milano.Si tratta di uno stato confusionale acuto, un cambiamento delle funzioni cognitive che si sviluppa in un tempo relativamente breve (di solito ore o giorni fino a un massimo di sei mesi).
Il paziente che vive questo stato confusionale ha una ridotta consapevolezza dell'ambiente e una ridotta capacità di fissare, mantenere e spostare l'attenzione. Altre alterazioni della sfera cognitiva sono deficit di memoria, disorientamento spazio temporale e disturbo del linguaggio.
Le cause del delirium sono molteplici, in particolare:
•patologie acute;
•fratture;
•interventi chirurgici;
•sovradosaggio di farmaci.

Come si manifesta
Il delirium può manifestarsi con uno stato confusionale acuto in una forma agitata, con ansia, iperattività o aggressività; in questo caso si parla di «delirium ipercinetico». Se, invece, abbiamo un rallentamento ideomotorio, dove prevale letargia e la persona appare soporosa, parliamo di «delirium ipocinetico». Questa ultima forma è quella meno riconosciuta dal personale sanitario proprio perché il paziente che ha un delirium ipocinetico, essendo in uno stato apparentemente molto calmo, non attira su di sé l'attenzione.
Eppure, un riconoscimento del delirium da parte dell'equipe potrebbe ridurre la durata stessa dello stato confusionale e rassicurare i familiari che temono uno stato permanente di disorientamento del proprio caro. Inoltre, riconoscerlo significa concentrarsi sulla creazione di un ambiente idoneo con, ad esempio, l'introduzione nella stanza del paziente di elementi che lo orientano - come un orologio e un calendario.
Il delirium può essere sviluppato da tutti ma ci sono fattori di aumento del rischio.
Tra questi ricordiamo:
persone anziane, che magari assumono terapie multiple;
persone con demenze;
persone con disidratazione;
persone con un'infezione;
persone post intervento chirurgico;
persone con difficoltà visive e uditive;
persone con febbre.

Confusion Assessment Method
Sono stati proposti numerosi strumenti clinici per valutare il rischio di delirium. La CAM (Confusion Assessment Method) è, ad oggi, la scala più idonea per lo screening di soggetti con elevato rischio.
Gli item della CAM vanno a indagare l'insorgenza acuta e l'andamento fluttuante; la perdita dell'attenzione;la disorganizzazione del pensiero e l'alterato livello di coscienza.
La persona che sviluppa il delirium può avere sbalzi di umore repentini ed essere spaventata, ansiosa, depressa o irritabile. Spesso sente rumori o voci quando niente o nessuno li causa o vede persone o cose che non sono dinanzi a lei. Il senso di angoscia può aumentare quando si crede che altre persone stiano cercando di farle del male.
Proprio per questa fragilità del paziente con delirium, è consigliabile utilizzare alcuni stratagemmi per aiutarlo a stare meglio. In primis, chiamare la persona per nome e parlarle con un linguaggio semplice. Solitamente, si tende a contraddire le convinzioni deliranti: bisogna assolutamente cercare di non farlo, poiché questo farà aumentare l'agitazione. È bene rassicurarlo e aumentare la sicurezza dell'ambiente in cui si trova. Infine, è necessario, con uno stato così poco conosciuto di alterazione transitoria dello stato di coscienza, studiare un processo di cura espanso, per offrire adeguati livelli diagnostici e assistenziali.


© RIPRODUZIONE RISERVATA