Medicina e ricerca

Alzheimer/ I disturbi del sonno e la loro incidenza sullo sviluppo delle demenze. Focus sul genere femminile

di Biancamaria Guarnieri *

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Negli ultimi anni è stato dimostrato che i disturbi del sonno sono un fattore di rischio per la malattia di Alzheimer e altre demenze, sono fortemente destabilizzanti per i pazienti e per chi li assiste ma intervengono anche nei processi patologici molecolari cerebrali che portano alla demenza e speriamo che anche questi nuovi dati contribuiscano alla prevenzione e possano portare a nuove strategie terapeutiche. I disturbi del sonno non sono solo l’insonnia ma anche le apnee ostruttive nel sonno - che sono molto diffuse nella popolazione soprattutto in età avanzata -, la sindrome delle gambe senza riposo, l’eccessiva sonnolenza diurna (che non è solo la contropartita di un cattivo sonno notturno) soprattutto nelle demenze, specifici disturbi del ritmo sonno veglia nelle 24 ore e altri ancora.
Uno studio recente (Claudio Liguori, Michelangelo Maestri, Matteo Spannetta, Fabio Placidi, Enrica Bonanni, Nicola Biagio Mercuri, Biancamaria Guarnieri), appena pubblicato su Sleep Medicine Reviews (https://authors.elsevier.com/sd/article/S1087-0792(20)30118-0) dimostra come le apnee ostruttive nel sonno (Obstructive sleep apnea - OSA) possano contribuire al declino cognitivo nelle malattia di Alzheimer, agendo anche su diversi biomarcatori fin dalle fasi precliniche della malattia. I disturbi del sonno sono infatti in grado di modificare l’accumulo di Beta Amiloide e di proteina Tau all’interno del sistema nervoso centrale, meccanismo fondamentale della neuropatologia nella malattia di Alzheimer. Lo stesso studio sottolinea inoltre che le apnee notturne si presentano diversamente e hanno diverso impatto nei due sessi.
Per approfondire queste connessioni, una giovane ricercatrice AIRALZH, Ilde Pieroni, sta sviluppando un progetto presso la Casa di Cura Villa Serena di Città Sant’Angelo (Pescara) nel Centro Sonno riconosciuto dall’Associazione Italiana di Medicina del Sonno (Aims), studiando i vari disturbi del sonno in relazione alle diverse forme di demenza e indagando le differenze tra uomo e donna. Il progetto utilizza la video-polisonnografia e idonei test per analizzare il sonno e comprenderne a pieno il ruolo nella diagnosi differenziale tra i vari tipi di demenza, soprattutto tra la malattia di Alzheimer e la demenza a corpi di Lewy. Un ulteriore obiettivo è quello di studiare la prevalenza, gli aspetti comportamentali e il contenuto onirico dell’RDB (Disturbo Comportamentale in sonno REM), ponendo particolare attenzione alle differenze di sesso e genere.
«Dato che a tutt’oggi l’accesso degli uomini ai Centri di Medicina del Sonno, soprattutto per OSA, è maggiore (intorno al 70%) rispetto a quello delle donne si può verificare un ritardo di diagnosi e trattamento di tale patologia nel genere femminile che, di conseguenza, risulta più esposto a questo fattore di rischio per malattia di Alzheimer. E ricordiamo che questa demenza coinvolge di più e si mostra in più rapida evoluzione nel sesso femminile (circa i 2/3 dei pazienti sono donne)», osserva la dottoressa Pieroni.
Questa indagine – sostenuta da Airalzh e Coop – rappresenta un’opportunità rilevante per i pazienti, i loro familiari e per la comunità scientifica di ampliare la letteratura finora sviluppata, anche relativamente alla correlazione tra le diverse forme di demenza e i disturbi del sonno nell’uomo e nella donna per portare ad un più corretto approccio diagnostico, terapeutico e, possibilmente, preventivo.
Airalzh Onlus è l’unica associazione che promuove a livello nazionale la ricerca medico-scientifica sulla malattia dell’Alzheimer e altre forme di demenza. L’obiettivo principale di Airalzh è di concorrere alla scoperta di nuove terapie, l'identificazione dei fattori di rischio, il miglioramento delle tecniche per la diagnosi precoce, al fine di innalzare i livelli di cura e migliorare la qualità della vita dei pazienti e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla malattia.

* neurologa rete AIRALZH, Direttore Centro di Medicina del sonno presso la casa di Cura Villa Serena di Città Sant’Angelo (Pescara), responsabile Commissione nazionale "Sonno e malattie neurodegenerative" e membro del direttivo nazionale di Aims (Associazione Italiana Medicina Sonno), membro del direttivo nazionale di SINDem (Associazione autonoma per le demenze aderente alla Società italiana di Neurologia)


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